Gaetano Pascale, ex ispettore della Squadra Mobile a capo del pool investigativo bloccato nel 2003 non usa mezzi termini nel raccontare le indagini del tempo. “In squadra – denuncia Pascale – c’erano elementi che avevano interessi personali e patrimoniali ad Ostia, questo sicuramente non garantiva un’asetticità fondamentale per una corretta conduzione dell’inchiesta”. Indagine che è venuta fuori 10 anni dopo, quando l’operazione Nuova Alba ha fatto finire in carcere 51 persone per associaizone mafiosa. Pascale, anch’esso riformato dalla Polizia di Stato, ora collabora con l’Fbi ed è docente di criminologia. Anch’egli, come Piero Fierro, è in causa per mobbing con il Ministero dell’Interno di Luca Teolato, riprese e montaggio di Flavio Costa