Vi ricordate l’eterno dilemma della capra, il cavolo e il lupo? Il traghettatore deve portare dalla riva A alla Riva B una capra, un cavolo ed un lupo, ma la barca, oltre quello per l’uomo, ha solo un altro posto. A questo punto per l’infelice barcarolo si apre il dilemma: come portare tutti sulla riva B senza mai lasciare sola la capra con il cavolo o il lupo con la capra? Innegabilmente questo quesito su come sospendere temporaneamente la catena alimentare a fini di trasporto, rappresenta uno degli enigmi più controversi della storia dell’uomo.
A quanto pare, però, ad esso se ne sta aggiungendo un altro, che rischia addirittura di superarlo: il Congresso del Pd.
Il barcarolo Epifani, decisamente meno pragmatico del traghettatore di cui sopra, ha temporaneamente abdicato a capire come trasportare alla riva del Congresso il cavolo Cuperlo, la capra Letta e il lupo Renzi.
Le due giornate che il Partito aveva destinato allo scervellamento collettivo non hanno fruttato gli esiti sperati e l’Assemblea (causa troppi delegati che hanno “fatto sega”, veti incrociati che Putin e Obama in confronto fanno ridere, e un soffiare di correnti in tutte le direzioni quasi a rischio ciclone) ha passato il testimone alla Direzione, la quale nei prossimi giorni, dovrà continuare i Giochi senza Frontiere.
Per ora, l’unica notizia certa, fornitaci dal Caronte dei democratici, è la deadline, sulla quale il lupetto Renzi non ha voluto sentire obiezioni: le primarie per il Segretario -con buona pace della Madonna Immacolata- avranno luogo l’8 Dicembre.
Eppure il vero ‘essere o non essere’ della questione traghetto Pd è un’altra: la modifica dell’articolo 3 dello Statuto del Partito Democratico. Lo Statuto ad oggi prevede la corrispondenza automatica tra Segretario e candidato premier, sillogismo che vede Letta escluso dalla corsa per le prossime elezioni, in quanto impossibilitato a candidarsi come Segretario l’8 Dicembre, causa impegni pregressi (voci di corridoio lo vedono impegnato a presiedere un governo che sta risanando l’Italia).
Soffiano dunque impetuose le correnti del Nord: bersaniani e lettiani pretendono che lo Statuto venga modificato, ma, ad annullarne l’effetto, ci sono le correnti del Sud, bindiani, veltroniani, civatiani che si oppongono strenuamente: risultato delle correnti avverse un tornado che, come nel mago di Oz, sta per trasportare cavolo, capra, lupo, traghettatore e tutta la barca nella Terra dell’Oblio.
Avoglia poi a battere tre volte i tacchi delle scarpette (rosse, siamo sicuri?) per ritornare nella Terra degli Elettori.