Fino all’ultimo era sembrato che Federico Pizzarotti volesse evitare di parlare ancora di inceneritore, ma alla fine della festa interprovinciale Emilia in Movimento il sindaco di Parma è capitolato sul tema più caldo del suo mandato, incalzato dalle domande di Dario Vergassola. Tra gli ospiti più attesi della due giorni a Traversetolo, il primo cittadino Cinque stelle da programma avrebbe dovuto partecipare a un dibattito su rifiuti, biomasse e inceneritori, salvo poi tirarsi indietro all’ultimo minuto facendosi sostituire dal capogruppo consigliare Marco Bosi. Una disdetta che aveva seminato qualche imbarazzo tra gli organizzatori e delusione in alcuni attivisti arrivati anche da fuori provincia per incontrarlo e sentirlo parlare.
Poche ore dopo l’annuncio del forfait però, il colpo di scena: a sorpresa il sindaco Pizzarotti è salito sul palco insieme a Vergassola per un’intervista fuori programma di una ventina di minuti, e la prima domanda del comico è stata proprio sull’inceneritore. “Allora, ci dite cosa state facendo a Parma? – ha incalzato il conduttore – Questo inceneritore riuscirete a spegnerlo?” Un interrogativo piena di ironia, a cui però hanno fatto eco anche alcune voci dal pubblico, che riferendosi alle promesse della campagna elettorale hanno messo di nuovo Pizzarotti con le spalle al muro, costringendolo a dare una spiegazione di fronte all’evidenza del forno acceso. “Difficilmente riusciremo a spegnerlo e a fare qualcosa in più, se non a controllarlo – ha risposto il sindaco – Abbiamo fatto una battaglia legale per cambiare il percorso verso l’incenerimento dei rifiuti, abbiamo dato il massimo. È una battaglia persa? Se sì, allora sono tutti i parmigiani che hanno perso, perché l’inquinamento riguarda tutti”.
A stemperare i toni è stato Vergassola, che tra battute e risate ha anche indicato una possibile via d’uscita: “Si può dire che su questo tema vi siete un po’ bruciati, ma se vinceste in Regione?” È da via Aldo Moro infatti, come ha ricordato anche Pizzarotti, che dipende il piano regionale dei rifiuti che potrebbe fare cambiare rotta anche al forno di Ugozzolo: “Se comandassimo in Regione, sarebbe diverso, ma al momento le possibilità di fare qualcosa sono rimaste poche”.
Dai temi locali Vergassola è poi scivolato su quelli nazionali, alternando coloriti aneddoti sui vertici di Pd e Pdl a quelli del Movimento 5 stelle, da Casaleggio a Grillo: “Ogni tanto lo vedete? Ma si può toccare?” ha chiesto il conduttore riferendosi a quest’ultimo. Qualche frecciata anche all’atteggiamento dei Cinque stelle e ai loro problemi con la comunicazione: “Siete un partito con un grande comico e sembrate i più seriosi di tutti – scherza Vergassola – siete troppo ingessati, dovreste imparare a prendervi un po’ in giro”.
Un invito rivolto anche al primo cittadino di Parma, che dopo cultura e progetti per la città, è stato intervistato anche su avversari politici e possibili alleanze a livello nazionale con altri partiti come il Pd. Un’ipotesi su cui Pizzarotti è stato categorico: “Il punto è la credibilità che mette il Pd nel cambiare le cose, non c’è volontà di rinnovamento. Bisogna misurare le persone sui fatti e non sulle parole: loro promettono, ma poi sono sempre quelli che vanno a fare la spesa con la scorta” ha attaccato il primo cittadino, che sul futuro dei Cinque stelle ha espresso invece un’idea precisa: “Non dobbiamo avere l’ansia di andare al Governo, dobbiamo crescere e radicarci nel territorio. Ci vuole fretta perché i bilanci dei Comuni soffrono, ma è anche importante rimare quello che si è. È questo quello che ci chiedono le persone che ci hanno scelto”.