“Chi mi ha definito un ‘cattivo maestro’ non sa nemmeno leggere le parole”. E’ la replica lapidaria di Stefano Rodotà alle dichiarazioni del vicepremier Angelino Alfano, che aveva criticato alcune affermazioni del giurista su Br e No Tav. “Io ho fatto professione di condanna della violenza per tutta la mia vita – prosegue Rodotà – anche con responsabilità istituzionali. Ho sempre detto che la democrazia non è compatibile con gli atti di violenza. Sono stato per tre legislature deputato in Calabria e ho visto molti camion bruciati di ditte che lavoravano e davano fastidio alla mafia. Quando siamo di fronte alla violenza dobbiamo essere molto attenti” di Tommaso Rodano