Economia

Telecom Italia, l’ultima cessione agli stranieri: è finita l’era della telefonia italiana

Vodafone è inglese, Wind egiziana, Tre cinese. Nessun operatore presente nel nostro Paese è a controllo nazionale. Ecco, in breve, la storia delle principali compagnie di telefonia mobile nate da noi e cedute ad azionisti esteri

Dopo la cessione di Telecom a Telefònica termina definitivamente l’era della telefonia italiana, visto che più nessun operatore presente in Italia sarebbe a controllo nazionale. Questi i momenti salienti della storia delle principali compagnie di telefonia mobile, nate in Italia e poi cedute ad azionisti stranieri.

Vodafone è inglese
Ha origine con Omnitel, fondata il 19 giugno 1990 da Olivetti, Lehman Brothers, Bell Atlantic e Telia. Nel 1999, Olivetti, a seguito dell’acquisizione di Telecom Italia, provvede alla cessione, richiesta dalle norme sulla concorrenza, delle sue partecipazioni in Omnitel e Infostrada a Mannesmann. La partecipazione di Mannesmann in Omnitel sale dunque al 53,7%. Mannesmann, poi, vende nel 2001 il settore delle telecomunicazioni, così Omnitel passa sotto il controllo di Vodafone Group; assume la denominazione di Omnitel-Vodafone nel 2001, di Vodafone-Omnitel nel 2002 e, infine, nel 2003, l’attuale denominazione di Vodafone Italia. Tuttavia, il 2 settembre 2013, Verizon Communications ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare la partecipazione di Vodafone, il 45%, per 130 miliardi di dollari in un accordo atteso entro il primo trimestre del 2014. Tale accordo prevede che Gruppo Vodafone acquisti l’altro 23% in possesso di Verizon in Vodafone Italia. In questo modo, entro il 2014, Vodafone Italia sarà interamente di Vodafone.

Wind è egiziana
Wind Telecomunicazioni nasce alla fine del 1997 grazie all’investimento di Enel, France Télécom e Deutsche Telekom. Nel 2001 c’è poi l’acquisizione di Infostrada da parte di Enel, azionista di maggioranza, e nel 2002 diviene operativa la fusione per incorporazione di Infostrada in Wind. Nel luglio del 2003 Wind Telecomunicazioni è tutta italiana: Enel ne diventa l’unico azionista acquistando il restante 26,6% da France Télécom. Nel 2005 il gruppo Enel cede la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni al magnate egiziano Naguib Sawiris, già proprietario della Orascom. Il 4 ottobre 2010 Weather Investments (ora Wind Telecom S.p.A., controllata da Naguib Sawiris) e il gruppo russo VimpelCom annunciano con un comunicato la loro fusione, a seguito della quale, VimpelCom assumerebbe il controllo del 51,7% di Orascom Telecom Holding e del 100% di Wind Telecomunicazioni.

Tre è cinese
Tre Italia appartiene alla multinazionale cinese Hutchison Whampoa. Il gruppo 3 è il più grande gruppo di telefonia mobile al mondo per numero di clienti in tecnologia Umts e, soprattutto, è stato il primo a lanciare tale tecnologia in Europa. Nata il 18 novembre 1999 con il nome Andala Umts, grazie a Franco Bernabè (10%) e Renato Soru (con Tiscali al 90%), ha ottenuto nel 2000 la licenza Umts vincendo la relativa gara. A seguito di tale ottenimento, sempre nel 2000, entrano nuovi soci nella compagine azionaria, ma il 12 agosto il 51% viene acquisito da Hutchison Whampoa Limited: Hwl salirà poi all’88,2% nel giro di due anni. Ha lanciato i servizi Umts il 3 marzo 2003 con il marchio “3”.