Era l’anno 2003 e la Giunta di centro-destra guidata dal sindaco forzista Settimo Nizzi, con delibera n. 354 del 17/11/2003, attribuiva al presidente Berlusconi la cittadinanza onoraria di Olbia. Le motivazioni del Sindaco erano le seguenti: “Berlusconi in questi anni ha portato alla ribalta il nome di Olbia e di tutta la Gallura. Basti pensare agli ultimi vertici, quello con Putin in particolare. Per tutto il nostro territorio una promozione eccezionale, un ritorno di immagine straordinario.”

La cerimonia e la consegna ufficiale della pergamena attestante la cittadinanza onoraria fu svolta ben quattro anni dopo ed esattamente il 25 maggio 2007. La cerimonia doveva essere svolta una settimana prima ma, a causa del malore di Berlusconi all’Aquila, fu rinviata di una settimana. In quel periodo Olbia era in piena campagna elettorale e  la consegna della cittadinanza onoraria a Berlusconi fu seguita da grande interesse. Le scene di quella sera furono riprese dal documentario Videocracy.

In occasione della cerimonia elettorale l’onnipresente Nizzi dichiarò fiero di dare la cittadinanza onoraria a Berlusconi per il grande amore che ha sempre manifestato per Olbia e per l’azione di promozione del territorio gallurese che ha portato avanti in questi anni a livello nazionale ed internazionale. Ed ancora, “Berlusconi da capo del Governo ha ospitato nella sua residenza di Porto Rotondo, rappresentanti ai massimi livelli di altre nazioni e personaggi di spicco del mondo imprenditoriale, finanziario e sportivo. Grazie ai summit internazionali organizzati alla Certosa, il territorio di Porto Rotondo, ha avuto una ribalta mondiale.”

Ora di fatti e misfatti ne sono accaduti tanti e il delinquente certificato Berlusconi negli ultimi anni non ha certo brillato per aver tenuto alto il nome della Sardegna e ne tantomeno di Porto Rotondo. E le motivazioni date a suo tempo per la concessione della cittadinanza onoraria già allora erano ridicole e assurde. Perché non si capisce in quale modo abbia portato alla ribalta in senso positivo il buon nome della Gallura. Tutti si ricordano gli scandali di Villa Certosa e i festini che venivano organizzati anche con ospiti internazionali. O i voli di Stato utilizzati per portare olgettine, Fede e compagnia. O Tarantini e il suo seguito.

O come veniva violentata la costa dove è ubicata Villa Certosa. Clamoroso il caso del vulcano artificiale posizionato nella collina di Villa Certosa. E sì, un giorno, alla messa in funzione di una serie di luci che facevano immaginare un vulcano vero e proprio in eruzione con tanto di colata lavica, venne allertata subito la protezione civile e i pompieri di Olbia. Immaginatevi l’ilarità e la sorpresa generale nello scoprire che si trattava di un giochino messo in scena dal Berlusca per allettare i suoi ospiti.

Per non dimenticare i tanti soprusi fatti alla Sardegna e alla Gallura da parte dei Governi presieduti da Berlusconi. Un danno incalcolabile lo spostamento all’ultimo momento del G8 da La Maddalena all’Aquila. Con tutta una serie di finanziamenti persi e con tante opere lasciate e mai concluse, con scandali e indagini ancora in corso.

Insomma di certo Berlusconi non ha mai tenuto alto il buon nome della Sardegna né tantomeno di Olbia in particolare. Naturalmente neanche quello dell’Italia in generale. Già nel 2009 un comitato di cittadini, presieduto dall’ing. Giovanni Lopes chiese la revocata della cittadinanza onoraria a Berlusconi ma senza successo. 

Da poco l’idea è stata ripresa su internet dal blogger Francesco Giorgioni. Ora le motivazione per revocare la cittadinanza sono molto più stringenti e dovute. Non può di certo essere lasciata una cittadinanza onoraria ad un delinquente che ha frodato il fisco e fregato lo stato Italiano. E per onore di cronaca, durante la campagna elettorale del 2011 l’amministrazione vincente si era impegnata pubblicamente a revocare subito la cittadinanza onoraria Berlusconi.

Ora non c’è più tempo da aspettare. Non si può lasciare una cittadinanza onoraria ad un delinquente. Non ha senso. Non può essere consentito. Il buon nome di Olbia e di tutta la Sardegna non può essere infangato da una cittadinanza onoraria che fa vergognare tutti e tutte. Nessuno vuole un esempio del genere. Le cittadinanze onorarie le meritano le persone oneste, integerrime e pulite, non di certo il delinquente Berlusconi. 

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