FATTO FOOTBALL CLUB - I giallorossi infilano la quinta vittoria a Genova con la Samp e resta a punteggio pieno: non era mai successo. Il Napoli indossa la mimetica e quasi scompare dal campo: solo Reina evita il capitombolo con il Sassuolo. La Juve vince a modo suo: tra le polemiche. Milan con una media da retrocessione e un Kakà vestito da fantasma. SONDAGGIO - Roma a punteggio pieno dopo cinque partite e primato solitario in classifica. Di chi è il merito?
Roma solitaria in testa alla classifica, non accadeva da tre anni. Roma a punteggio pieno con 5 vittorie su 5: non era mai accaduto prima. E lo fa con una squadra operaia che vince, che piace e che comanda il campo. Come sempre in questo inizio di campionato parte lenta nel primo tempo, poi nella ripresa mette la marcia giusta: ieri la quinta, quella che non è riuscito a ingranare il Napoli fermato clamorosamente in casa dal Sassuolo. Lo sprint giallorosso arriva dopo l’ingresso di Totti (“il miglior giocatore della storia”, dice il suo allenatore Rudi Garcia nel dopopartita) cui seguono il gol del vantaggio di Benatia e il raddoppio di Gervinho, su assist del capitano. “Sono contento delle 5 vittorie consecutive, ma quello che mi interessa è entrare nella storia alla fine della stagione, non ora”, spiega il tecnico francese. Una squadra-rivelazione cui toccava forse il compito più difficile: vincere in casa della Sampdoria dove la Roma non passava da 5 anni. Non solo: tre anni fa proprio con i blucerchiati (all’Olimpico) la Roma fallì la conquista dello scudetto.
Altri, con un compito decisamente più facile, hanno fallito. Primo fra tutti il Napoli, che con la sua tuta mimetica è fermato in casa dal gran gol di Zaza e dal sorprendente Sassuolo, che conquista il primo punto della sua storia in serie A quando peraltro forse potrebbe già essere troppo tardi. Molle, inconcludente, il Napoli è messo sotto per lunghi tratti. Forse Benitez cambia troppi giocatori per il turno infrasettimanale, e – a partire da Cannavaro – non tutti convincono. Ma il problema non è tanto la squadra quanto la mentalità: non è mancato il risultato, ma il gioco. E’ Reina a evitare il capitombolo con la parata su Laribi dopo il pareggio di Dzemaili e per vincere in serie A troppi Sassuolo non sono concessi. Adda passa’ a’ nuttata, e in fretta. E in attesa di Inter o Fiorentina – che si sfidano stasera a San Siro, con Mazzarri e il suo ex giocatore Montella che già si lanciano le prime frecciate mezzo stampa – il Napoli è raggiunto al secondo posto dalla Juve che ha raccolto i tre punti a Verona contro il Chievo.
A modo suo, tra le polemiche. Per la quarta volta tra campionato e Champions i bianconeri vanno sotto e sono costretti a rimontare. Con Tevez e Vidal in panchina e in campo uno svagato Llorente e un indeciso Buffon, la Juve fatica, va sotto, reagisce al primo svantaggio e sul risultato parziale di 1-1 ne evita un altro: quando è annullato ingiustamente un gol a Paloschi per un inesistente fuorigioco sventolato dal guardalinee. Se nel dopopartita il tecnico dei veneti Sannino con signorilità non si sofferma sull’episodio, il suo omologo bianconero Conte parte all’attacco: “Solo un episodio a favore. Adesso tutti urleranno, ma quando gli episodi ci sono sfavorevoli non noto lo stesso fermento”. Molto più di un’excusatio non petita. Se c’era una volta lo stile Juve, di sicuro ieri la classe è stata tutta del Chievo.
Cerca di mantenere l’aplomb anche Allegri, ma la situazione del Milan oramai rasenta la psicopatologia. Per la seconda volta dopo la sfida col Torino anche a Bologna i rossoneri rimontano due gol nei minuti finali e pareggiano. Ma la classifica piange: 5 punti in altrettante partite, con 10 gol subiti, sono media da retrocessione. Se pesano le assenze di Balotelli e Montolivo, le presenze dei nuovi acquisti (almeno tre facili occasioni sciupate da Matri) sono impalpabili. E Kakà, per ora, è un fantasma sospeso tra bluff e colpo di genio. Meglio continuano a fare invece due squadre che alla zona retrocessione erano candidate: il Torino del capocannoniere Cerci e il Livorno pareggiano in casa con Verona e Cagliari e continuano a mettere fieno in cascina per la salvezza. Sorride anche una Lazio non certo irresistibile, che vola al sesto posto mettendo una pietra sopra al derby e inguaiando un Catania che sembra voler buttare in un anno tutto il fantastico lavoro delle passate stagioni. Pirotecnica prima vittoria stagionale del Parma che supera 4-3 l’Atalanta.
IL PERSONAGGIO
Il turnover. Da Wikipedia: “La rotazione strategica degli elementi della squadra al fine di dosare le forze e limitare gli affaticamenti degli atleti (…) E’ spesso utilizzato nel caso in cui si giochino partite troppo ravvicinate l’una dall’altra”. E’ dagli anni Novanta, con le tre sostituzioni, le rose allargate e l’introduzione nel calcio di termini anglofoni come pressing e man of the match, che il turnover è materia dibattuta dagli appassionati di calcio.E ieri, con il turno infrasettimanale e le coppe europee da giocare la prossima settimana, il turnover è stato protagonista assoluto di giornata. C’è chi lo ha azzeccato in pieno, come il tecnico della Roma Garcia che ha cambiato due terzi dell’attacco vincente del derby ritrovandosi primo in classifica. Chi l’ha sbagliato un po’ come Conte, che tenendo fuori Vidal e Tevez ha preso un’iniziale imbarcata col Chievo. E chi l’ha sbagliato del tutto come Benitez, che per colpa di avvicendamenti male assortiti ha perso il primo posto in classifica. Poi c’è chi è costretto a farlo per la mole di infortuni, come Allegri al Milan con nefaste conseguenze. E chi soffre nel farlo per la ristrettezza della rosa, come Petkovic alla Lazio. Se Roma e Inter che non disputano competizioni europee sono avvantaggiate, è bene però ricordare che durante un campionato il turnover non logora chi lo fa, ma chi lo sbaglia.
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LA SPIGOLATURA
La notizia era nell’aria da qualche giorno, e ieri il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro l’ha ufficializzata intervenendo a una trasmissione radiofonica: la partita tra Roma e Napoli inizialmente prevista il 19 ottobre sarà spostata a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico. Lo stesso giorno a Roma è prevista infatti una manifestazione del movimento No Tav, e fin da subito il Viminale ha sottolineato come la concomitanza dei due eventi avrebbe potuto creare problemi. Si è allora cercato di spostare il match al sabato pomeriggio, ma ieri il prefetto è stato categorico: “Al 90% la partita verrà rimandata. E’ una partita di cartello ed è previsto un grande afflusso nonché un grande impegno delle forze dell’ordine. A oggi è una decisione ineluttabile. Ho chiesto alla Lega il rinvio, terranno conto del calendario, ci contatteranno e faremo un incontro per coordinarci (…) tenendo conto degli impegni delle squadre e andando incontro alle esigenze di tutti”. In realtà, vista l’impossibilità di incastrarla altrimenti, una partita fondamentale come Roma-Napoli finirà con l’essere spostata a primavera. E per agitare lo spauracchio No Tav si rischia di falsare la classifica e di rovinare una bellissima festa autunnale ai tifosi della squadra prima in classifica.
twitter: @ellepuntopi
RISULTATI
Udinese-Genoa 1-0 (al 34’ s.t. autorete di Calaiò)
Bologna-Milan 3-3 (al 12’ p.t. Poli (M), al 33’ p.t. e al 7’ s.t. Laxalt (B), al 18’ s.t. Cristaldo (B), al 44’ s.t. Robinho (M) e al 47’ s.t. Abate (M))
Chievo-Juventus 1-2 (al 27’ p.t. Thereau (C), al 1’ s.t. Quagliarella (J) e al 19’ s.t. autogol di Bernardini (C))
Lazio-Catania 3-1 (al 4’ p.t. Ederson (L), al 6’ p.t. Barrientos (C), al 39’ p.t. Lulic (L) e al 49’ s.t. Hernanes (L))
Livorno-Cagliari 1-1 (al 22’ p.t. Luci (L) e al 8’ s.t. Ibarbo (C))
Napoli-Sassuolo 1-1 (al 15’ p.t. Dzemaili (N) e al 20’ p.t. Zaza (S))
Parma-Atalanta 4-3 (al 19’ p.t. Mesbah (P), al 20’ p.t. Bonaventura (A), al 28’ e 39’ p.t. Parolo (P), al 35’ p.t. Rosi (P), al 44’ p.t. Denis (A) e al 34’ s.t. Livaja (A))
Sampdoria-Roma 0-2 (al 20’ s.t. Benatia e al 43’ s.t. Gervinho)
Torino-Verona 2-2 (al 36’ p.t. su rigore e al 8’ s.t. Cerci (T), al 44’ p.t Gomez (V) e al 22’ s.t. su rigore Jorghino (V))
Inter-Fiorentina 2-1 (Rossi al 15′ -r-, Cambiasso al 27′ e Jonathan al 38′ s.t.)
CLASSIFICA
Roma 15
Napoli 13
Juventus 13
Inter 13
Fiorentina 10
Lazio 9
Livorno 8
Torino 8
Verona 7
Udinese 7
Cagliari 6
Milan 5
Parma 5
Genoa 4
Chievo 4
Atalanta 3
Bologna 3
Sampdoria 2
Catania 1
Sassuolo 1
MARCATORI
5 gol: Cerci (Torino). 4 gol: Hamsik (Napoli) e G. Rossi (Fiorentina). 3 gol: Tevez e Vidal (Juventus), Callejon e Higuain (Napoli), Palacio (Inter), Paulinho (Livorno) e Balotelli (Milan).
PROSSIMO TURNO
Genoa-Napoli (sabato 28 settembre, ore 18.00), Milan-Sampdoria (sabato 28, ore 20.45), Torino-Juventus (domenica 29, ore 12.30), Catania-Chievo, Atalanta-Udinese, Sassuolo-Lazio, Verona-Livorno, Cagliari-Inter (domenica 29, ore 15.00), Roma-Bologna (domenica 29, ore 20.45), Fiorentina-Parma (lunedì 30, ore 20.45)