In una informativa gli investigatori elencano tutte le menzogne del Cavaliere ai pm: tentò di aiutare l'imprenditore nei suoi affari con Finmeccanica e sapeva del pagamento delle ospiti. Nelle intercettazioni la verità sul caso delle donne ospiti della serate a Palazzo Grazioli
Stavolta non è un giornalista cattivo a dire che Silvio Berlusconi è un gran bugiardo ma la Guardia di Finanza in un’informativa depositata sei mesi fa in Procura a Bari nell’indagine che vede l’ex premier indagato insieme a Walter Lavitola per avere indotto a mentire davanti ai pm Gianpaolo Tarantini. Lo scopo dell’informativa depositata il 22 marzo in Procura è trovare “i punti di contrasto e contraddizione tra le dichiarazioni fatte dal Tarantini e quanto invece emerso dall’attività di indagine” ma due mesi dopo, il 17 maggio 2013, Berlusconi viene interrogato e conferma parola per parola le balle del suo compagno di bisboccia. Così l’informativa si trasforma nella cartina di tornasole delle menzogne del Cavaliere. Berlusconi ha mentito quando ha detto di non avere aiutato Tarantini nei suoi affari con Finmeccanica e ha mentito quando ha negato di essere consapevole del pagamento delle ragazze ospitate nei suoi palazzi. L’informativa del tenente colonnello Andrea di Cagno elenca le intercettazioni che smentiscono le balle dette ai pm. Berlusconi ha scritto e detto ai pm di Bari il 17 maggio scorso “da parte mia ribadisco di non aver mai pagato alcunché per ottenere prestazioni sessuali”.
L’informativa riporta invece le dichiarazioni di Tarantini del novembre 2009 (“il Presidente non ha mai saputo, ma neanche lontanamente, che io potessi dare un centesimo alle ragazze”) e poi lo infilza così: “Si riporta un episodio da cui si evince che Gianpaolo Tarantini è stato sostanzialmente reticente sulla specifica questione”: è la serata del 16 ottobre 2010 a Palazzo Grazioli alla quale partecipano Ioana Visan, Patrizia D’Addario, Clarissa Campironi, Barbara Guerra con l’amica Milena Chellino. Secondo la Finanza: “trascorrevano la notte in compagnia del presidente Berlusconi, Barbara Guerra e Ioana Visan. L’indomani Berlusconi e Tarantini intrattenevano una conversazione avente ad oggetto un compenso riconosciuto alle donne che avevano trascorso la notte a Palazzo Grazioli. Berlusconi chiamava Tarantini e riferendosi alle ragazze tra l’altro sottolineava: “guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole eh (…) “E vabbé, ma non … perché tanto … sono …. sono foraggiatissime”. Ad abudantiam la Guardia di Finanza cita le intercettazioni di telefonate nelle quali Tarantini parlava con le ragazze dei pagamenti o di altri favori da Berlusconi dopo le serate del 6 settembre 2008, 23 settembre 2008, 28 settembre 2008, 8 ottobre 2008, 9 ottobre 2008, 16 ottobre 2008, 16 ottobre 2008, 4 novembre 2008, dal 26 al 30 novembre 2008 fino alla serata del 2 dicembre 2008, riguardo alla quale si legge: “Come già era accaduto in occasione della serata del 23 settembre 2008, Silvio Berlusconi, dopo essere stato informato da Tarantini su quali ragazze avrebbero partecipato alla serata, riferiva di voler invitare anche Fabrizio Del Noce che poteva interessare a Manuela Arcuri”. Riguardo al fatto che l’attrice volesse ottenere qualcosa in cambio dal presidente, la Finanza è più esplicita di mille articoli: “Era la stessa Arcuri, in più occasioni a ‘battersi’ per ottenere il compenso prima della prestazione sessuale a favore di Silvio Berlusconi”. Dice la Arcuri al telefono a Tarantini : “Poi se me lo fa il favore, poi, sarà ben ricompensato”. Poi.
Nella sua memoria ai pm Berlusconi scrive “Per quanto riguarda Fimeccanica non ricordo di aver fatto alcuna segnalazione né di aver presentato il Tarantini ai vertici aziendali”. A verbale ha aggiunto categorico: “Sono sicuro di non aver mai telefonato al dr. Guarguaglini (ex presidente di Finmeccanica, ndr) per presentargli qualcuno. Io personalmente non ho mai fissato un appuntamento tra Guarguaglini e Tarantini”. La Finanza, per smentire Tarantini che dice ai pm nel 2009: “I miei contatti con Finmeccanica furono tutti grazie a Rino Metrangolo” riporta una telefonata del 5 dicembre del 2008 nella quale Tarantini chiede a Berlusconi se Bertolaso era rimasto contento del loro incontro, favorito da Cavaliere, e Berlusconi risponde: “Non ne abbiamo parlato. Invece ho fissato un appuntamento per martedì con Guarguaglini per quella cosa”. La Finanza riporta anche una telefonata del 10 dicembre nella quale Berlusconi dice: “Ho visto Guarguaglini e poi ti riferisco”. E poi una telefonata del 5 febbraio 2009 nella quale, scrive la Finanza, “a rassicurare definitivamente Tarantini ci pensava lo stesso Berlusconi che lo informava di avere parlato con Guarguaglini, il quale gli aveva assicurato che le trattative stavano proseguendo regolarmente”. Segue la trascrizione della telefonata nella quale Berlusconi dice a Tarantini: “Ora ho parlato personalmente”. Tarantini lo interrompe e si fa richiamare sul fisso di casa. Precauzione inutile. È intercettato pure quello.
di Marco Lillo e Antonio Massari
Dal Fatto Quotidiano del 26 settembre 2013