Cronaca

Costa Concordia, i resti ritrovati sul fondale forse di origine animale

Lo si apprende da fonti investigative de l’Adnkronos e il Tg5, ma non c'è la confrema ufficiale. Le analisi sui frammenti ossei, che in prima battuta si credevano dei due dispersi nel naufragio, sono in corso nell'ospedale di Grosseto

Finora non c’è ancora certezza che i famigliari di Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi possano avere a breve notizie sui corpi dei due dispersi nel naufragio della Costa Concordia. Anzi, dalle prime indiscrezioni sembra che i resti ossei ritrovati ieri sul fondale del Giglio nei pressi del relitto della nave siano di origine animale, quindi è da escludere che siano delle due persone ancora disperse. La conferma ufficiale ancora non c’è, ma è quanto apprendono da fonti investigative l’Adnkronos e il Tg5. Le analisi sui frammenti ossei sono in corso presso l’ospedale di Grosseto. E’ quanto sottolinea la Protezione civile, spiegando che la procura non ha ancora nemmeno affidato l’incarico e che in ogni caso ci vogliono alcuni giorni per giungere a conclusioni fondate.

Però esperti e medici legali si sono scambiati naturalmente prime impressioni, tra loro peraltro discordanti, e si attende l’esito delle analisi. Intanto la Protezione civile aveva invitato “a prestare la necessaria cautela” sulla questione e di “attendere pazientemente” i risultati degli esami “al fine di non creare infondate attese“. Il dicastero ha diffuso un comunicato in merito ai resti ritrovati dai sommozzatori precisando che “non è possibile ancora dire né se questi siano di origine umana, né, tantomeno, riferirli a qualcuno in particolare”.  L’importante è “non creare infondate attese”, sottolinea la Protezione civile. Anche per rispetto dei familiari dei due dispersi.