Al mercato in questo periodo non è difficile trovarli e anche se non sono certo economici i funghi porcini sono talmente appetitosi che non comprarli una volta ogni tanto sarebbe un vero peccato. Senza contare che preparare le pappardelle alla boscaiola per tutta la famiglia costa più o meno quanto un piatto per una sola persona ordinato al ristorante o in trattoria. Visti i tempi di crisi meglio allacciarsi il grembiule e cominciare a mettere il soffritto sul fuoco. In fondo, è pure divertente. Invece del classico risotto o, come si diceva prima, della pasta all’uovo, provate con gli gnocchi di patate: un’accoppiata originale e dal sapore sorprendente.
Ricetta – Gnocchi di patate ai funghi porcini
Noi preferiamo quelli del banco frigo, per far prima, ma se siete amanti del fai da te in tutto e per tutto, allora vi serviranno 2 chili di patate farinose e 400 g di farina da impastare insieme a 1 uovo con energia. Da questo impasto ricavate i vostri gnocchi, da cuocere in acqua bollente salata. Come è noto, sono pronti quando salgono a galla. Il condimento è semplicissimo: ricordate che i funghi porcini sono gli assoluti protagonisti del piatto, pertanto ne serve una buona quantità. Raschiate un chilo di funghi, puliteli con un panno umido e affettateli con cura in fettine da mezzo centimetro. Metteteli in una padella con una bella noce di burro e uno spicchio d’aglio intero, lasciate cuocere per non più di 5 minuti, aggiungete un pizzico di sale e del pepe nero macinato al momento. Insaporite quindi con un ciuffo di prezzemolo appena tritato, un filo d’olio di oliva e 200 ml di panna da cucina. È il momento di aggiungere gli gnocchi ancora umidi: due minuti in padella per far legare i sapori fra loro e via sui piatti con una bella spolverata di parmigiano.
A Bellegra (Roma) la “Sagra delle tacchie ai funghi porcini”
Pigri ai fornelli e amanti dei weekend fuori porta? Per due fine settimana consecutivi a Bellegra, cittadina di appena 3mila abitanti in provincia di Roma sul Monte Celeste, 815 metri sul livello del mare, il 4 e 5 ottobre, e poi ancora l’11 e il 12, si mangiano in allegria le “tacchie ai funghi porcini”. Bandite le formalità, a pranzo e a cena ci si servirà negli stand gastronomici allestiti per le strade del paese attraversato dal fiume Sacco, per gustare la tradizionale pasta fatta a mano con acqua, uova e farina tagliata grossolanamente per ottenere degli invitanti rettangoli dalla forma irregolare. Il condimento viene raccolto nei boschi di Bellegra, in questo periodo particolarmente generosi di deliziosi funghi porcini. Per farvi un’idea del prezzo (e della scorpacciata che vi aspetta), con 13 euro a testa si acquista il menu che comprende un assaggio di pane e funghi porcini, seguito da una porzione di tacchie e da un secondo di carne, entrambi chiaramente accompagnati dagli immancabili porcini, e su tutto un bicchiere di vino oppure mezzo litro d’acqua. Per i bambini (ma chi l’ha detto che non preferiranno le portate destinate agli adulti?) c’è il menu da 8 euro con cotoletta, Coca Cola e patatine. Per allietare le giornate sono previsti un mercatino di artigianato, oggettistica e prodotti tipici, spettacoli musicali, balli di gruppo, animazione per bambini e la visita delle Grotte dell’Arco, unico esempio del genere nella provincia di Roma, con il loro affascinante percorso di quasi un chilometro fra stalattiti e stalagmiti, la tipica fauna e le tre grandi sale naturali.