Il capoluogo piemontese ha ospitato la manifestazione dedicata alle ultime novità sul mondo dei veicoli elettrici, ibridi, a idrogeno, a biocarburanti ed elettrici. Tutto nella città del Lingotto, l'unico marchio a non produrre auto davvero ecocompatibili
Da ieri, sulla pista sopra al Lingotto di Torino, la vecchia fabbrica della Fiat, corrono automobili innovative ed ecologiche. Non sono dei prototipi della casa automobilistica torinese, ma i modelli delle aziende in mostra al Green Cars Forum, un evento dedicato ai veicoli a basse emissioni (elettrici, ibridi, a idrogeno o a biocarburanti), ma anche a quelli a guida automatica. Si tratta di una manifestazione che unisce aziende, laboratori e istituzioni impegnati nella ricerca e nello sviluppo di automobili ecologiche. L’evento – che finisce oggi – permette loro di confrontarsi, conoscere le novità e scambiarsi idee non solo sui veicoli, ma anche sulle infrastrutture e sulle tecnologie ideali per le smart cities. Solo per fare qualche esempio, uno dei convegni è dedicato allo sviluppo di sistemi per la mobilità elettrica in Italia, un altro invece riguarda i modelli ecologici per distribuire le merci nelle città e per limitare l’inquinamento nei centri abitati.
Sebbene la Fiat non abbia ancora messo in commercio modelli ecologici (a differenza di quanto stanno facendo le case automobilistiche tedesche), Torino resta un polo di ricerca e sviluppo in cui tenere iniziative di questo tipo grazie alla presenza del Politecnico e dei laboratori che hanno attratto aziende straniere come la General Motors. “E’ la capitale dell’automobile in Italia – spiega Carlo Silva di Clickutility Team, che organizza la manifestazione insieme a GL Events e Innovability – Torino ha un indotto, delle capacità tecniche, una conoscenza produttiva, un sapere e un’eccellenza uniche. Ciò trova riscontro nel fatto che aziende cinesi, coreane, americane aprano qui i loro centri studi”. Ma non è tutto: “Qui troviamo il tempio del design dove firme più o meno note al grande pubblico collaborano con le industrie automobilistiche di tutto il mondo”. Per Silva “adesso è venuto il momento di fare sistema e le nuove forme di mobilità elettrica e ibrida offrono una grande opportunità in tal senso perché rappresentano la nuova sfida tecnologica che unita alla cybermobility ridisegnerà la mobilità del XXI secolo”. Al momento però l’Italia è indietro perché – ricorda – se Francia, Germania e Stati Uniti hanno un “sistema Paese” adeguato, l’Italia può contare solo su un distretto dell’automobile: “C’è bisogno di uno scatto in avanti anche da parte della politica nazionale”. Di cybermobilty si parla pure in altri due forum inseriti all’interno della Smart Mobility Week, il Telemobility Forum e ITN Expo (sempre al Lingotto in contemporanea al Green Car Forum), due eventi dedicati allo sviluppo di infrastrutture e reti ‘intelligenti’ capaci di migliorare la circolazione dei veicoli limitando il traffico e l’inquinamento.