Guagliù gli ‘A67 sostengono fin dal suo esordio la campagna Riparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele. Abbiamo firmato la petizione e indossato il braccialetto bianco, simbolo dell’impegno contro la corruzione, ma per fare arrivare lontano questo messaggio è necessario il contributo di tutti. Come dice Don Luigi Ciotti: “il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi”.
La corruzione blocca l’Italia nell’incertezza, pochi Paesi dell’Unione Europea vivono il problema in maniera così schiacciante come l’Italia. La campagna Riparte il futuro è in prima linea con oltre 300.000 firme raccolte e una quotidiana azione di sensibilizzazione e mobilitazione sul territorio italiano. In pochi mesi è riuscita a portare all’attenzione del Parlamento, del governo e di tutti i media l’urgenza di questo problema.
Ma non basta: è necessario il sostegno di tutta la società civile per “cambiare musica” contro la corruzione. Negli scorsi mesi la campagna ha chiesto alla politica la modifica dell’articolo 416ter del Codice penale che regola lo scambio elettorale politico mafioso. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati in poco più di 100 giorni dalla formazione della legislatura.
Lo straordinario risultato ottenuto può ora diventare legge ma occorre che la Commissione Giustizia del Senato rilanci e perfezioni al più presto la riforma, perché il Paese ha bisogno di segni concreti per contrastare la corruzione. Noi abbiamo firmato e voi cosa aspettate?
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