In manette Nikos Mihaloliakos, accusato di aver formato un’organizzazione criminale. Mandati di arresto sono stati emessi dalla polizia greca per altri cinque deputati del partito, alcuni giorni dopo l'uccisione del rapper antifascista Pavlos Fyssas
In manette Nikos Mihaloliakos, leader del partito di estrema destra Alba dorata, accusato di aver formato un’organizzazione criminale. Mandati di arresto sono stati emessi dalla polizia greca per altri cinque deputati del partito. Con l’accusa di appartenenza a banda criminale, insieme al leader Michaloliakos è stato fermato dall’unità antiterrorismo anche il portavoce, Ilias Kasidiaris, anch’egli parlamentare, mentre tra i ricercati vi sono i deputati Ilias Panayotaros, Yannis Lagos e Nikos Michos.
Il giro di vite arriva ad alcuni giorni dall’uccisione del rapper antifascista Pavlos Fyssas, conosciuto anche con il nome d’arte Killah P, per mano di un membro di Alba dorata. I provvedimenti restrittivi, secondo quanto riferiscono alcuni media locali, sono stati emessi dal procuratore della Corte Suprema Charalambos sulla base delle intercettazioni telefoniche effettuate dagli inquirenti sui cellulari di membri del partito e di suoi simpatizzanti.
Dalle intercettazioni sarebbero emersi in maniera evidente collegamenti di Alba Dorata con l’omicidio di Fyssas. In particolare, le prove raccolte dagli inquirenti dimostrerebbero che il partito neo-nazista si muove sulla base di una precisa catena di comando con le connotazioni di una vera e propria organizzazione criminale.
Non si è fatta attendere la reazione da Alba dorata, che ha invitato i suoi sostenitori a recarsi verso la sede della polizia“con calma e ordine”. Per ora ad Atene si è radunato un gruppo di una trentina di persone, posizionate sul marciapiede di fronte all’edificio. “Invitiamo tutti a sostenere la nostra lotta morale e a lottare contro il sistema corrotto! Venite tutti nei nostri uffici”, avverte il partito in un sms inviato ai giornalisti.