Con il governo sempre più appeso a un filo, parte la conta all’interno dei partiti per capire quanti appoggerebbero un nuovo mandato nelle mani di Enrico Letta. E il Movimento 5 Stelle non è esente alle grandi manovre in vista del probabile voto di fiducia di settimana prossima. “Oggi l’Italia è come quel Cile: Pinochet lo si attacca e si vede chi resta in piedi, non ci si scende a patti”, scrive sulla sua pagina Facebook il deputato Cinque Stelle Alessandro Di Battista. “Chi parla di governi di scopo o di Letta bis non è per forza un mascalzone, è semplicemente un cretino. Mi pare fosse Dumas figlio a dire che ‘sono meglio i mascalzoni dei cretini perché i primi a volte si riposano. Io la penso come lui, per questo il Pd è peggio del Pdl“. E su Twitter attacca Luis Alberto Orellana, collega di partito al Senato, che si era mostrato possibilista nei confronti dell’ipotesi di un Letta bis: “Io ti voglio bene Luis, ma quando la smetti di sparare cazzate? Non ti è bastato vedere cosa sia il Pd?”

Al di là delle schermaglie in vista di una sempre più vicina crisi di governo, Di Battista si dice preoccupato per possibili attacchi studiati per danneggiare l’immagine dei Cinque Stelle. “Abbiamo tutti contro, per un Movimento che li vuole mandare a casa è un orgoglio. Io prevedo attacchi sempre più mirati, magari a qualcuno di noi un po’ più in vista”, spiega il deputato sempre su Facebook. “Il sistema fa questo. Pezzi di Stato deviati fanno questo. Ti mandano qualche ragazza consenziente che poi ti denuncia per stupro, ti nascondono una dose di cocaina nella giacca che hai lasciato incustodita in una birreria, tirano fuori una storia del tuo passato che nemmeno tu ricordi più”. Il motivo di questi piani tramati ai danni dei Cinque Stelle sarebbe occultare il buon lavoro del movimento in parlamento. “Questo succederà se continuiamo ad andare così bene, perché andiamo bene, perché se non andassimo bene saremmo già tornati alle urne”, precisa Di Battista. “Stanno ricominciando – avverte – Mi è bastato leggere qualche giornale, buoni ormai solo per incartare gli sgombri o accendere il fuoco. Ricominceranno a mentire, a porre l’attenzione su quisquilie mentre la Telecom (come preannunciato da Beppe Grillo anni fa) viene venduta agli spagnoli da morti di fame subentrati a delinquenti legalizzati. Si parla di ‘parentopoli‘ del M5S quando le banche che finanziano i Partiti (a questi ladri indecenti non gli bastano neppure i rimborsi elettorali, no chiedono prestiti alle banche) mandano a casa dipendenti”. E conclude: “Questa è l’Italia, lo sappiamo. Non ci lamentiamo né facciamo le vittime ma combattiamo“.

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