“Le dimissioni dei ministri mica escluderebbero la possibilità di dare la fiducia a un nuovo governo. Il bravo medico lo vedi nelle difficoltà. Il Paese chiama. Le elezioni sarebbero fonte di instabilità ulteriore. Aspettiamo. Pazientiamo”. Parla di Domenico Scilipoti dei Responsabili, senatore eletto nelle liste del Pdl, che in un’intervista alla Stampa che dice: “Io, da buon cristiano, credo che ancora si possa trovare la strada per evitarlo. Ovvio che certe prese di posizioni molto forti, a 360 gradi, non aiutano”. Insomma le dimissioni dei ministri di Berlusconi non escludono altre vie secondo il senatore anche di appoggio a un Letta bis, pare intendere.
All’intervistatore che gli obietta le dimissioni da parlamentare Scilipoti precisa: “Noi non ci siamo dimessi nelle mani del presidente Grasso, ma in quelle del nostro capogruppo. Suppongo che per i ministri sarà lo stesso. Il nostro è un atto politico fatto contro chi sta premendo sull’acceleratore della crisi: il Pd’’, afferma Scilipoti. “La politica è l’arte delle mediazioni. Bisogna sapere fino a che punto tirare l’elastico prima che si rompa. E loro non lo sanno”.
Nonostante quindi la firma sulle dimissioni Scilipoti rivendica il suo ruolo da ‘re dei responsabili’: “Lo sono. Responsabilissimo. Ma la responsabilità non annuncia. Si applica. Mi sono comportato da buon padre di famiglia. Berlusconi è innocente. E soprattutto la legge Severino non può essere considerata retroattiva. Sarebbe incostituzionale”. Sul possibile tradimento di alcuni senatori Scilipoti dice la sua: “La coscienza è la coscienza. Ciascuno ha la sua” ricordando anche l’articolo 67 della Costituzione: “Non abbiamo vincolo di mandato. Fare cadere il governo sarebbe una follia. Ma cercherò di seguire la linea del partito… Cercherò a meno che non facciano cose dell’altro mondo”.