Il segretario del Pd ha confermato la data dell’8 dicembre per le primarie del congresso e ha detto di essere favorevole a un esecutivo che abbia due priorità: la legge di stabilità e la legge elettorale
“L’obiettivo di Berlusconi è portare al voto velocemente il Paese per evitare il voto sulla sua decadenza. Solo così si spiega l’accelerazione di ieri”. Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani, intervenendo a In mezz’ora, ha commentato il gesto dell’ex premier, che ieri ha di fatto aperto la crisi costringendo i suoi ministri a dimettersi.
”Non ci interessano i governicchi ma lavorare per il Paese”, ha avvertito, sottolineando che “se ce la facciamo a fare un governo di servizio bene, se no ritorna la parola ai cittadini e al voto. Il Pd è pronto a tutto”. Il segretario del Pd, dopo avere confermato la data dell’8 dicembre per le primarie del congresso Pd, ha spiegato che ”noi siamo favorevoli, alla condizione di oggi, ad un governo che abbia due priorità non per il Pd ma per il Paese: la legge di stabilità e la legge elettorale“.
Secondo Epifani “non c’è quindi alternativa: come primo atto bisogna che il premier renda in Parlamento conto di quanto è successo, dire di fronte al Paese che cosa sta avvenendo e lì ognuno si assume la sua responsabilità”. Per quanto riguarda l’intervento del capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha invitato il Parlamento a considerare provvedimenti come l’amnistia e l’indulto per risolvere il problema del sovraffolamento delle carceri, ha detto infine che “nell’intenzione del presidente quel gesto è relativo al sovraffollamento delle carceri. Quello era il suo orizzonte già indicato altre volte…non credo ci fosse un secondo fine”.