Collegamenti ferroviari sempre più difficili nella “macroregione del Nord”, come direbbero i leghisti. Sì, perché il governatore del Veneto Luca Zaia ha deciso per la soppressione di otto corse giornaliere sulla linea Milano Venezia. La rabbia dei pendolari che quotidianamente viaggiavano su quei convogli per raggiungere il capoluogo lombardo. Una doppia beffa, come segnala anche Federconsumatori Lombardia, visto che a fronte dei tagli, sono arrivati precisi gli aumenti tariffari dal primo settembre 2013. Il rincaro previsto è pari allo 0,20 per cento su tutti i biglietti e del 2,84 per gli abbonamenti. A questo punto le associazioni di pendolari – in primis quelle bresciane, come “In orario” e “Pendolari indignati” – sono sul piede di guerra. E a fronte di chi ha avviato una raccolta di firme, c’è chi ha proposto provocatoriamente di far fermare i treni lombardi a Desenzano di Fabio Abati
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