Il 28 agosto alla conferenza stampa di presentazione della gran fondo Capri-Napoli l’assessore di Napoli Pina Tommasielli si mise a piangere. Lacrime di tensione, lacrime che accompagnavano il ringraziamento verso chi le aveva espresso solidarietà dopo il coinvolgimento in un’inchiesta della Procura di Napoli in cui è accusata di aver fatto cancellare delle multe per violazioni della Ztl all’automobile utilizzata dal cognato magistrato. “Ho temuto di non poter proseguire il percorso avviato negli ultimi due anni, ringrazio chi mi è stata vicino”. Dieci giorni prima la Tommasielli aveva risposto con durezza “agli sciacalli e le mezzecalzette” che ne avevano chiesto le dimissioni. Il sindaco arancione Luigi de Magistris l’aveva appena ‘perdonata’ attraverso una chilometrica intervista ferragostana a Il Mattino, confermandole le deleghe allo sport, alle pari Opportunità e alla sanità, congelate dopo l’avviso di garanzia.
A poco più di un mese da quella conferenza stampa la Tommasielli ha deciso di gettare la spugna. Si è dimessa nella mattinata del 30 settembre “in maniera irrevocabile e con effetto immediato”. Dopo alcuni slittamenti, mercoledì 2 ottobre il consiglio comunale di Napoli avrebbe finalmente affrontato una mozione di sfiducia nei suoi confronti firmata da otto consiglieri di maggioranza e di opposizione.
La Tommasielli era una delle pochissime sopravvissute alla giunta composta da de Magistris il 13 giugno 2011, subito dopo la sorprendente vittoria alle amministrative. Di quel ‘dream team’ ricco di personalità forti e autorevoli – cui il magistrato Giuseppe Narducci, l’economista Riccardo Realfonzo, il docente universitario Alberto Lucarelli e il giornalista Marco Esposito – sono rimasti in carica soltanto il vice sindaco Tommaso Sodano, che mantiene la delega ai rifiuti, e l’assessore Annamaria Palmieri, che conserva la delega alla scuola. Tra rimpasti, incomprensioni e liti, uniti a un paio di sfortunate candidature di assessori arancioni nelle liste di Antonio Ingroia alle ultime elezioni politiche, quell’esecutivo varato al termine di una campagna elettorale entusiasmante si è praticamente dissolto.
Per parte sua, de Magistris si è detto “dispiaciuto e rammaricato sul piano umano prima ancora che politico. Pina Tommasielli è stata sempre in prima linea nella lotta per il cambiamento della nostra città, fin dalla campagna elettorale, ed è stata un assessore generoso capace di mettersi in gioco in settori difficili come lo sport, la salute e le pari opportunità. Apprezzo questo atto di dimissioni che le consentiranno di poter esporre le sue ragioni e argomentare il lavoro da lei compiuto. Una decisione motivata anche dalla volontà di evitare, in un momento delicato per la città, possibili difficoltà all’amministrazione rispetto ad una vicenda che ha causato un serrato dibattito pubblico, afferendo a temi molto sentiti, in questa fase storica, dal tessuto sociale e dall’opinione pubblica”.