Chissà se dobbiamo tirare un sospiro di sollievo o prepararci al peggio. Sicuramente però dobbiamo chiederci: ma tutto sto casino…e poi? Solite lacrime sempre le solite parole, le citazioni wikipediane, insomma se uno ad agosto era partito all’estero, tornando oggi, avrebbe visto lo stesso film, con gli stessi personaggi, gli stessi annunci, l’immancabile Salerno-Reggio Calabria nel programma, e l’ennesima promessa di cambiamento della legge elettorale.
Si, no, forse, sentiamo e poi decidiamo, ma anche no e poi si….grande! Le urla di Bondi, i risentimenti di Scilipoti, la faccia da pesce lesso di Angelino più distesa e con l’orgoglio democristiano stampato sulla fronte, i capelli e le ciglia aggrottate di Zanda: insomma uno spettacolo mediocre servito per nutrire media ed analisti di puro nulla mischiato con niente, direbbero a Palermo.
Gli scissionisti napoletani, pardon suona male, le arrampicate sugli specchi dei big che devono spiegare di non essere rimasti stupiti quando B. ha detto sì, mentre tutti si aspettavano un annunciato no, la grafica inutile di Sky che fino all’ultimo scommetteva sui numeri e la conta. Siori e siori …ecco a voi il fantastico Berlusca show che ha fatto letteralmente scompisciare dalle risate il pianeta.
Già me li vedo i nostri colleghi a Londra, a Berlino, a Madrid stasera davanti ad una birra nel solito pub a sbeffeggiarci: incredible…ah,ah,ah, italian style…ah,ah,ah, yes…mhhh…no…yes…ah,ah,ah fantastic!
Per non parlare degli statisti d’Europa che a cena ne faranno argomento da dessert, con la preoccupazione di quelli che trasportano nella loro auto un passeggero con in mano un pacco pieno di nitroglicerina con il volto vistosamente sudato e con l’imbarazzo negli occhi che comunica:mii…speriamo che non faccia buum! Evviva l’Italia, quella simpaticona che diverte e preoccupa, ma alla fine trova una strada. Come? Le riunioni notturne, gli scenari con dentro un po’ di Macchiavelli, un po’ di Toto’ e Peppino, tra Gaber, Croce ed Einstein scomodati per dare un senso alle proprie minc…te.
Scusatemi, ma dopo una giornata cosi’ è la parola giusta. E stasera tornando a casa stanchi gli italiani si sorbiranno le analisi vacue dei talk mentre domani comincia un altro giorno nel quale otto milioni di concittadini devono inventarsi il piatto a tavola. “No… alla caritas siamo già andati, proviamo alla Croce Rossa se ci danno la spesa questa settimana”. Sono i discorsi di molte, troppe famiglie che nel nostro paese aumentano nell’indifferenza dei palazzi. Le notti insonni degli italiani…quelle devono preoccupare i politici che oggi si lamentano delle loro riunioni notturne ed inconcludenti.
Perché una cosa è certa, la corda si sta spezzando ed anche con la giornata odierna la politica ha dato uno spettacolo immondo. Siamo tornati al punto di partenza, con un partito in più, forse, con 5 mesi in meno e con un futuro davanti ancora più annebbiato di prima.