Dopo sei ore mezzo di camera di consiglio e una polemica feroce sul post su Facebook di Vito Crimi (M5S) la Giunta ha votato sì. A questo punto la parola e il voto finale passa a Palazzo Madama. Il presidente del Senato Grasso annuncia un'istruttoria sul comportamento del senatore del Movimento 5 Stelle. Il Pdl insorge. Alfano: "Accanimento che nulla ha a che vedere con la giustizia"
Sì alla decadenza di Silvio Berlusconi che ora dovrà essere votata dall’Aula del Senato. Dopo sei ore mezzo di camera di consiglio e una polemica feroce per un post su Facebook di Vito Crimi (M5S) la Giunta ha espresso parere favorevole. I legali di Berlusconi, Coppi Ghedini e Longo, che non sono interventi alla seduta, parlano di decisione che “mina la democrazia e lo Stato”. L’ex presidente del Senato Renato Schifani chiede un “sussulto di responsabilità” auspicando che la prossima decisione, quella definitiva a Palazzo Madama, avvenga con il voto segreto. Mentre il segretario del Pdl Angelino Alfano dichiara che “la risposta della Giunta è un’accelerazione anomala nelle procedure e svela un accanimento che nulla ha a che vedere con la Giustizia”. E il Cavaliere: “Colpita al cuore la democrazia”.
La Giunta per le elezioni del Senato si era riunita in camera di consiglio venerdì mattina per votare sulla perdita dello scranno da senatore del Cavaliere: discussione brevissima e poi camera di consiglio. Con la decisione è arrivato il primo verdetto sulla “espulsione” dell’ex presidente del Consiglio dal Parlamento dopo la condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset in base alla legge Severino. Verosimilmente entro il mese di ottobre, già il 14 o il 15, in modo definitivo ci sarà la votazione finale. Anche se sulla decisione della Giunta si è allungata l’ombra di una polemica innescata da un post su Facebook del senatore dei 5 Stelle.
Il Pdl, con Schifani in prima linea, aveva chiesto la sospensione della seduta. Anche alcuni esponenti del Pd avevano stigmatizzato il comportamento del parlamentare. Come ha fatto lo stesso presidente del Senato Grasso che ha fatto sapere che il comportamento verrà valutato e ci sarà una istruttoria. I ministri Pdl e dissidenti Lupi e Lorenzin criticano la decisione della Giunta per non aver voluto attendere la verifica della costituzionalità della legge Severino in base alla quale (15 voto a favore e 8 contrari) è stata deciso di dire sì alla decadenza. Il presidente della Giunta Dario Stefàno ha dichiarato che la sua “relazione sarà la più esaustiva possibile”. La notizia della “espulsione” del Cavaliere dal Parlamento è stata breaking news sulle principali testate internazionali.
LA CRONACA ORA PER ORA
18.43 – BERLUSCONI: “COLPITA AL CUORE LA DEMOCRAZIA”
18.35 – Formigoni: “Inaccettabile decisione Giunta”
“La Giunta del Senato ha sentenziato in maniera inaccettabile. Hanno voluto colpire l’avversario politico Silvio Berlusconi in maniera pregiudiziale e preconcetta. Non si sono fermati neppure davanti ai dubbi espressi da illustri studiosi di centro e di sinistra, a partire da Violante, sulla non costituzionalità della Legge Severino. Eppure si proclamano ‘difensori della Costituzione’. Abbiamo sempre chiesto che fosse la Corte Costituzionale a pronunciarsi. Sarebbe bastato aspettare poche settimane. E avrebbero avuto la coscienza a posto. Mentre ora, non c’è l’hanno”. Lo afferma il senatore Roberto Formigoni senatore Pdl.
18.30 – Giovanardi: “Mascalzonata ai danni di Berlusconi”
“Attraverso macroscopiche e ripetute violazioni della nostra Costituzione e dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, siamo arrivati al primo atto di una ‘mascalzonata’ consumata ai danni di Silvio Berlusconi”. Lo dice Carlo Giovanardi, senatore del Pdl. “La questione naturalmente non finisce qui, perché ci sono ancora passaggi a livello nazionale ed internazionale che potranno verificare l’infondatezza della sentenza della sezione feriale della Cassazione presieduta dal Dottor Esposito e l’assurda applicazione della retroattività degli effetti punitivi della legge Severino, che trova precedenti soltanto nei sistemi giuridici della Germania nazista e dell’Unione Sovietica”.
18.08 – Il ministro Lorenzin: “La Giunta ha rinunciato a verificare la costituzionalità della legge”
“La Giunta per le elezioni del Senato ha deciso con una nuova accelerazione, rinunciando a verificare la costituzionalità delle legge e la sua applicabilità retroattiva. Lo ha fatto nonostante i tanti pareri e i dubbi sollevati da numerosi Costituzionalisti, molti dei quali certamente non attribuibili all’area politica del centrodestra. Resta il sospetto di volere chiudere così la guerra dei vent’anni contro il nemico Silvio Berlusconi”. Lo afferma il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin (Pdl). “Il mio auspicio è che l’Aula restituisca l’affermazione dell’autonomia del potere legislativo”, conclude Lorenzin.
18.05 – Schifani: “Regolamento è chiaro. Sul caso De Gregorio Zanda chiese voto segreto”. Il regolamento è chiaro a meno che ilpresidente Grasso non intenda alterare il regolamento. Io ho fatto per anni il presidente del Senato e ricordo che sul caso di De Gregorio fu proprio Zanda, per il Pd, a chiedermi che il voto fosse segreto”. Lo dice il capogruppo del Pd al Senato, Renato Schifani, rispondendo alla domanda su come si svolgerà ora il voto nell’Aula di palazzo Madama.
17.57 – Legali Berlusconi: “Decisione mina democrazia e Stato”
La decisione del Giunta del Senato di proporre all’aula la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore “mina profondamente la storia democratica del Paese e lo stato di diritto”. E’ quanto dicono gli avvocati Coppi, Ghedini e Longo, legali dell’ex premier. “La decisione di una Giunta la cui maggioranza dei componenti già aveva votato con chiare e molteplici dichiarazioni alla stampa – sostengono i tre legali – era del tutto prevedibile. Addirittura si è assistito a insulti in diretta nei confronti del Presidente Berlusconi da parte di uno dei componenti della Giunta che avrebbe dovuto non solo essere, ma anche apparire imparziale”. “Tanta era la fretta – proseguono Coppi, Ghedini e Longo – che non si è voluto né investire la Giunta per il regolamento né inviare gli atti alla Corte Costituzionale né alla Corte di Lussemburgo né attendere la decisione del ricorso a Strasburgo. Vi era evidentemente il timore che altri organismi potessero emanare statuizioni che modificassero la decisione già assunta. Violando i principi del giusto processo e della irretroattività della legge penale – concludono i legali – si è creato un gravissimo precedente che mina profondamente la storia democratica del Paese e lo stato di diritto”.
17.56 – Schifani: “Berlusconi resterà comunque leader”
“Berlusconi resterà, comunque il leader indiscusso del centrodestra”. Lo dice il capogruppo del Pd al Senato, Renato Schifani, commentando il via libera della Giunta per le Immunità alla decadenza di Berlusconi dal mandato di parlamentare.
17.55 – Decadenza Berlusconi: 15 sì e 8 no i voti della Giunta
Quindici sì (di Pd, Sc e M5S), otto no(di Pdl, Lega e Gal). E’ questo, secondo quanto si apprende, il risultato del voto sulla decadenza di Berlusconi in giunta al Senato. Si è votato anche sulle cinque questioni poste da Berlusconi nella sua memoria difensiva, inclusa la ricusazione di alcuni membri della giunta: sono state tutte rigettate.
17.54 – Santanché: “Infamia politica si aggiunge a infamia giudiziaria”
“La giunta della decadenza ha votato una condanna già scritta. Aggiungendo infamia politica a una infamia giudiziaria”. Lo dichiara Daniela Santanchè del Pdl.
17.54 – Schifani: “Verdetto politico. Chiederemo a Grasso di fare chiarezza”
Si è trattato di un verdetto squisitamente politico che la dice lunga sulla serietà e terzietà dei componenti che hanno detto prima del voto come la pensavano. Ci sono state tante anomalie, non sono state recepite le nostre osservazioni e chiederemo quotidianamente a Grasso di fare chiarezza su quanto avvenuto oggi”. Lo dice Renato Schifani.
17.49 – Schifani: “Grasso si è assunto una grande responsabilità”
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, “si è assunto una grave responsabilità” non facendo subito sospendere i lavori della Giunta dopo i tweet di Crimi (M5s) che hanno “violato il regolamento”. Il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani, commenta così il voto in Giunta Immunità.
17.40 – Brunetta: “Sta rotolando la testa del senatore non del leader”
“È stato chiaramente un atto politico si è deciso di far fuori per via giudiziaria il leader del centrodestra italiano. Non si illuda il boia. Sta rotolando il titolo di senatore, non la testa dell’uomo e del politico Berlusconi, che resta il leader e il riferimento di metà degli italiani. Ci sarà pure un giudice in Europa”. Così il capogruppo alla Camera Renato Brunetta dopo dopo il voto espresso in giunta a favore della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.
17.40 – Decadenza dichiarata in base a legge Severino
La decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore è stata deliberata dalla giunta del Senato in applicazione della legge Severino. “A seguito della contestazione dell’elezione del senatore Silvio Berlusconi – ha detto il presidente Dario Stefano al termine della camera di consiglio – preso atto delle memorie difensive delle parti e ascoltato l’intervento” dell’avvocato della controparte, il primo dei non eletti Ulisse Di Giacomo, “la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, decide a maggioranza di proporre all’assemblea del Senato, disattesa ogni diversa istanza, di deliberare la mancata convalida dell’elezione del senatore Silvio Berlusconi ai sensi dell’articolo 3 comma 2 del decreto legislativo del 31 dicembre”.
17.33 – Storace: “Berlusconi decade, i ministri restano sulla cadrega”
“Berlusconi decade, i ministri restano sulla cadrega. Chi aveva dubbi, è soddisfatto. Ora restate tranquillamente al governo con chi vi ghigliottina il leader”. Lo scrive Francesco Storace, leader della Destra sulla sua pagina Facebook.
17.29 – Crimi: “I falchi del Pdl per distogliere dal tracollo si attaccano a un post?”.
“È un attacco ignobile e vergognoso a me, e tramite la mia persona al Movimento 5 Stelle, volto a sollevare una cortina fumogena per cercare l’ultimo disperato appiglio per frenare la rovina politica dell’uomo che ha causato la degenerazione istituzionale del nostro Paese”. Così Vito Crimi reagisce contro la protesta del Pdl per l’uso dei social network durante la riunione della giunta. “Prendo atto che – sostiene Crimi – la rete viene considerata un trastullo inutile, da inibire con leggi bavaglio liberticide, da frenare impedendo lo sviluppo della banda larga, da ridicolizzare come mezzo di diffusione delle informazioni, mentre assurge a totem autorevole quanto e più di un quotidiano nazionale quando, per i propri biechi fini, si decide che va usato per demonizzare l’avversario, arrivando anche a minacciare di paralizzare le istituzioni per una condivisione su un social network. Se dopo la Corte Europea i falchi del Pdl sono costretti ad attaccarsi a Facebook, ebbene si può dire che la parabola politica di Berlusconi possa dirsi definitivamente conclusa”.
17.23 – Il ministro Lupi: “Non è bella pagina per la democrazia”
“La decisione della Giunta per le elezioni del Senato non è una bella pagina per la democrazia italiana. Con una accelerazione dei tempi inusitata e sospetta si è preferito far prevalere i pregiudizi, e la volontà di chiudere con questo voto la guerra dei vent’anni contro il nemico politico, rispetto alla verifica della Costituzionalità di una legge e della sua applicabilità al caso in esame, verifica peraltro richiesta da fior di costituzionalisti e da politici di rango, come il presidente Violante, non certo vicini al centrodestra. Mi auguro che ora l’Aula del Senato abbia un sussulto di garantismo e di affermazione dell’autonomia del potere legislativo e confermi al presidente Berlusconi la rappresentanza di dieci milioni di cittadini italiani che l’hanno votato”. Lo afferma il pidiellino Maurizio Lupi, ministro per le Infrastrutture
17.16 – Carfagna (Pdl): “Decadenza Berlusconi totem da idolatrare nel congresso Pd”
“Il nostro alleato di governo, ha finalmente ottenuto il totem da idolatrare durante il congresso”. Così, su Twitter, l’ex ministro e deputato del Pdl Mara Carfagna.
17.16 – Stefàno: “Relazione sarà più esaustiva possibile”
“Cercherò di fare una relazione che sia il più possibile esaustiva della questione affrontata per mettere tutti i senatori nella migliore condizione di decidere in Aula. Dal primo giorno del mio incarico ho sempre avuto come unica bussola il Regolamento. E così è stato per i lavori della Giunta. Cercherò, nella mia relazione, di descrivere nel modo migliore e più accurato le posizioni di tutti quanti, illustrando il confronto che c’è stato” dice il presidente della Giunta Dario Stefàno
17.13 – Casson (Pd): “Non si può tornare indietro”
“Non si può tornare indietro sulla decisione espressa dalla giunta”. Così il senatore Pd Felice Casson al termine della riunione che ha stabilito la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, parlando del post scritto su Facebook da Vito Crimi. Quanto al voto dell’Aula,”sono sicuro che così come successo in Giunta il Pd voterà compatto”
17.05 – Ok giunta a decadenza Berlusconi fa il giro del mondo
L’ok della Giunta alla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore fa il giro del mondo. E in pochi minuti è sui siti online con la Bbc che titola “la Giunta decide di procedere all’espulsione”. Così come lo spagnolo El Mundo – Giunta “vota per l’espulsione” – mentre la notizia è breaking news sul tedesco Die Welt e sul Wall Street Journal. “Una commissione del Senato raccomanda di espellere Silvio Berlusconi”, è il titolo de El Pais sulla prima pagina del suo sito online. E, sempre in Spagna, la notizia della decisione della Giunta irrompe su Abc e su El periodico de Catalunya. In Germania la notizia compare sui siti dei principali media, dal Frankfurter Allemeine Zeitung alla Suddeutsche Zeitung mentre in Gran Bretagna “La Giunta del Senato vota per l’espulsione di Berlusconi”, titola il Financial Times che sottolinea come il voto finale del Senato sia previsto “entro la fine del mese”. Oltremanica anche il Daily Telegraph riporta la notizia che fa anche il giro dei principali quotidiani sudamericani, con l’argentino La Nacion che titola: “Silvio Berlusconi a un passo dall’essere espulso dal Senato italiano”. Simile anche il titolo dell’emittente panaraba Al Jazeera che sull’apertura del suo sito scrive: “Berlusconi un passo più vicino all’esilio politico”.
17.02 – Il ministro Cancellieri: “Contraccolpi? No so vediamo”
Teme contraccolpi sul Governo dopo la votazione in giunta sulla decadenza di Berlusconi? “Non lo so, vediamo…”. E’ la risposta del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, a margine delle celebrazioni di San Petronio, il patrono di Bologna, città dove fu Commissario straordinario dopo le dimissioni del sindaco Flavio Delbono. Alla domanda su che cosa succede adesso, Cancellieri ha risposto: “Non ne ho la più pallida idea, vediamo”.
16.58 – Schifani: “Sussulto di responsabilità dagli alleati di governo Pd e Sc”
“Spetterà all’assemblea del Senato evitare che si consumi definitivamente questo gravissimo vulnus costituzionale e regolamentare. Ci auguriamo che gli alleati di governo, Partito democratico e Scelta Civica, abbiano in quella sede un sussulto di responsabilità e respingano insieme al Pdl il pronunciamento odierno”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani dopo il voto a favore della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi votata in Senato.
16.52 – Bondi: “Defenestrato dal Senato da alleato Pd”
“Io pongo oggi e porrò anche in futuro, finché avrò voce, un problema morale. Come possiamo assistere alla defenestrazione del presidente Silvio Berlusconi da parlamentare per mano di un partito, il Pd, con il quale collaboriamo in Parlamento e al governo? Oltretutto con un comportamento che calpesta non solo ogni forma di rispetto per la nostra storia e la nostra dignità politica, ma anche uno dei principi essenziali del diritto e della giurisdizione italiana ed europea”. Così il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.“Per me – rileva – questa questione morale è fondamentale e ispirerà d’ora in avanti tutti i miei comportamenti politici”.
16.52 – Giarrusso (M5S): “In Aula ci attendiamo voto palese”
“Ci attendiamo che in aula il voto sia palese. Noi abbiamo fatto il nostro dovere e continueremo a farlo”. Lo ha detto in conferenza stampa il senatore Mario Giarrusso del M5S, membro della Giunta per le elezioni che si è da poco espressa a favore della decadenza di Berlusconi da senatore.
16.51 – Crimi (M5S): “Vi siete inventati una storia che non c’è”
“Vi siete inventati una storia che non c’è”. Lo dice Vito Crimi ai giornalisti lasciando la Giunta. “Era un post satirico, non mio, e non aveva nulla a che vedere con la seduta, irrilevante rispetto ai suoi lavori. L’ho solo ripreso”.
16.44 – Stefàno: “Ora preparerò relazione. Post Crimi non ha condizionato dibattito”
Il presidente alla Giunta Stefano ha spiegato ai giornalisti che in Giunta c’è stato “un sincero confronto” e che preparerà al più presto la relazione da presentare: “La relazione scritta recante le motivazioni della decisione sarà sottoposta alla Giunta nella prossima seduta onde poter essere presentata al Senato entro il previsto termine di venti giorni dall’adozione della decisione”. Sull’affaire Crimi Stefàno ha spiegato di aver verificato che il senatore del M5S ha postato la frase su Berlusconi prima di entrare in camera di consiglio (che come nei casi dei processi è inviolabile). “Quando si è chiamati a svolgere un ruolo nelle istituzioni ci si dovrebbe astenere nel creare frizioni. Ma non voglio esprimere altri giudizi”, conclude Stefano. Il post pubblicato su Facebook dal senatore Crimi “non era una motivazione sufficiente per poter interrompere la seduta pubblica. Credo – ha aggiunto – che vadano stigmatizzati i comportamenti sopra le righe, sia in un senso che in un altro. E il comportamento di Crimi è già stato stigmatizzato dal presidente Grasso”. Nel merito, il post di Crimi “non ha condizionato il dibattito”.
16.42 – Schifani (Pdl): “Peggio del previsto. Copione già scritto”
“Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità”. Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani commentando la decisione della Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.
16.36 – GIUNTA DICE SI’ A DECADENZA DI BERLUSCONI. ORA PAROLA PASSA AL SENATO
16.22 – Il presidente del Senato Grasso: “Post Crimi inqualificabile. Approfondita istruttoria”
E’ “del tutto inqualificabile e gravemente offensivo quanto scritto dal senatore Vito Crimi nei confronti del senatore Berlusconi durante la fase pubblica della seduta della Giunta. Tale comportamento verrà sicuramente valutato dagli organi competenti del Senato”. Lo scrive in una nota il portavoce del presidente Pietro Grasso. “Ogni comportamento dei componenti della Giunta che esorbiti dalle funzioni istituzionali, a tal punto da incidere sul regolare andamento dei lavori, richiede attenta e approfondita istruttoria su eventuali violazioni del Regolamento, da sottoporre agli organi competenti sotto profilo disciplinare che regolamentare. Il Presidente del Senato non ha alcuna possibilità nemmeno di comunicare con i componenti della Giunta, in questo momento riunita in camera di consiglio, senza incorrere nella violazione del Regolamento che prevede la segretezza di tale fase del procedimento”.
16.19 – Scilipoti (Pdl): “Sbalordito da comportamento Crimi”
“Sono sbalordito del comportamento assurdo e riprovevole che il senatore Crimi ha avuto nei confronti del presidente Berlusconi”. Lo afferma il senatore del Pdl, Domenico Scilipoti, intervenendo sulla pubblicazione di commenti su Facebook contro Berlusconi da parte dell’esponente di M5S, mentre è in corso la riunione della Giunta per le elezioni e le immunità. “Mentre si è riuniti in camera di consiglio a prendere una decisione delicata e soprattutto in teoria scevra da pregiudizi – sottolinea Scilipoti – Crimi ha ben pensato di offendere pubblicamente proprio colui che si sta apprestando a giudicare. L’atto di Crimi, se ancora ce ne fosse bisogno, dimostra l’odio personale, nei confronti di Berlusconi, che travalica quello politico”. “La giunta, come chiede il presidente Schifani deve interrompere immediatamente i lavori perché non possono continuare in un clima del genere. Confido che nel presidente della giunta Stefano e nel Presidente Grasso prevalgano la saggezza e non l’odio politico”
16.04 – Collina e Cantini (Pd): “Crimi e M5S dilettanti allo sbaraglio”
Altro che nuovo sistema operativo, i parlamentari 5 Stelle sembrano usciti dal format di Dilettanti allo sbaraglio. Inqualificabile il comportamento di Vito Crimi in Giunta per le elezioni, sia per la pubblicazione del post a seduta in corso, sia per il tentativo goffo di scaricare la responsabilità su un collaboratore”. Lo affermano i senatori del Pd Stefano Collina e Laura Cantini. “La frenesia di distinguersi a tutti i costi- aggiungono i parlamentari – continua a produrre risultati disastrosi. Imparino i fondamentali, prima di sparare a vuoto su tutto e su tutti”.
15.58 – Fedeli (Pd): “Inqualificabile escamotage di Crimi”. “Trovo inqualificabile l’escamotage di Vito Crimi di scaricare su Adriano Nitto la responsabilità dei post pubblicati sulla sua pagina Facebook”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli (Pd). “In questo modo il senatore del Movimento 5 Stelle espone un suo dipendente al rischio di licenziamento – continua Fedeli – ricordo a Crimi che, in quanto rappresentante delle istituzioni, la sua è una responsabilità politica che non può essere scaricata su un semplice collaboratore”.
15.43 – Taverna (M5S): “Da Crimi solo ironia, basta farsa” – “La battuta del collaboratore del senatore Crimi non fa alcun riferimento a decisioni politiche. E comunque, se una semplice battuta ironica fosse presa a spunto per interrompere i lavori di giunta del Senato italiano, allora mi chiedo per cosa potrebbe essere presa a spunto una sentenza della Suprema Corte di Cassazione? Basta con questa farsa. Il Senato è un luogo politico e i senatori non sono giudici. Quelli si sono già espressi”. Così la capogruppo del M5S al Senato, Paola Taverna, interviene sulla vicenda del commento anti-Berlusconi postato dal senatore Vito Crimi su Facebook che ha indotto il capogruppo del Pdl a chiedere lo stop immediato dei lavori in Giunta.
15.31 – Rizzetto (M5S) su Crimi: “Come quando tirano il rigore e qualcuno fa saltare la corrente della tele”
“Hai presente quando tirano rigore in finale campionati del mondo e la tele rischia di spegnersi perché qualcuno fa saltar la corrente?”. Così il deputato M5S, Walter Rizzetto, commenta in un tweet la vicenda che vede protagonista Vito Crimi e il suo post pubblicato su Facebook durante la seduta della Giunta per le elezioni
15.19 – Di Maio (M5S): “Non sanno più che scuse usare per salvare il pregiudicato”
“Vedere Schifani usare come pretesto la Pagina Facebook di Vito Crimi per fermare i lavori della Giunta per le Elezioni, mi fa pensare che questi sono davvero alla frutta. Per due motivi: non sanno più che scuse usare per salvare il pregiudicato; non conoscono una mazza di Facebook: le pagine, a volte anche la mia, sono gestite da più persone (i collaboratori). Ogni scusa è buona…avanti con i lavori di giunta”. Lo scrive su Facebook il vicepresidente della Camera in quota M5S, Luigi Di Maio.
15.18 – Casini (Udc): “Crimini inqualificabile, Stefàno intervenga”
“La Giunta del Senato non è un plotone d’esecuzione e Silvio Berlusconi ha diritto alle tutele che spettano a qualsiasi altro parlamentare, né più né meno. Vito Crimi ha commesso un fatto inqualificabile sotto il profilo istituzionale e autolesionista sotto quello politico. Confido nella sensibilità del presidente Stefano perché voglia assumere le conseguenti, necessarie iniziative”. Lo scrive in una nota Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato.
15.15 – Battista (M5S) a Crimi: “Facevi meno danni quando non ci arrivavi”
“Crimi, facevi meno danni in giunta quando non ci arrivavi perché ti perdevi per strada!”. Lo scrive su Twitter Lorenzo Battista, senatore del Movimento 5 Stelle noto per le sue posizioni non ortodosse rispetto alla linea del gruppo. Battista critica senza mezzi termini il collega di partito Vito Crimi, i cui post su Facebook hanno scatenato una polemica in giunta al Senato.
15.10 – Brunetta chiede sospensione Giunta: “Volgare attacco a Berlusconi”
“L’attacco di Crimi a Berlusconi è volgare e inaccettabile. Grasso sospenda immediatamente Giunta, è importante salvaguardare le istituzioni”. Lo scrive Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, su Twitter.
15.01 – Pdl Senato: “Illegittima pronuncia Giunta”
“La dichiarazione di Adriano Nitto, collaboratore del senatore M5S Vito Crimi, conferma la gravità del fatto. Il post è stato inserito alle 10.04, quando era già in corso l’udienza pubblica della Giunta delle elezioni. La violazione del regolamento del Senato è pertanto palese. E l’eventuale pronuncia odierna sarebbe illegittima”. Lo dichiara in una nota l’Ufficio Stampa del Pdl al Senato.
14.26 – Gelmini e Gasparri: “Inammissibile il comportamento di Crimi. Ferma la Giunta”. I vice capigruppo del Pdl alla Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Maurizio Gasparri bollano come inqualificabile e inamissibile il comportamento di Crimi. “Durante i lavori della Giunta, di cui fa parte – sottolinea l’ex ministro dell’Istruzione – Crimi ha postato un commento insolente su Berlusconi per il solo fatto che alcuni simpatizzanti hanno dimostrato la loro vicinanza al Presidente affiggendo nella capitale manifesti in suo sostegno. Mentre altri esponenti 5 Stelle, sempre in giunta, giocano sui Social Network… Sono queste le presone che dovrebbero giudicare in modo imparziale e sereno?”. “Il comportamento dell’esponente del Movimento 5 Stelle Crimi è inqualificabile – aggiunge Gasparri – ed è la conferma di un esame da parte della Giunta condotto da troppi all’insegna del pregiudizio e di una palese incompetenza. I lavori della Giunta vanno fermati”.
14.25 – Collaboratore Crimi: “Scritto io post durante Giunta”
In una nota del M5S fa sapere che non è stato il senatore Vito Crimi a scrivere post su Fb durante la camera di consiglio della Giunta, ma un collaboratore che sul social network scrive: “Buongiorno a tutti voi, amici. Chi scrive ora, come già accaduto in altre occasioni, è il collaboratore di Vito Crimi, che aggiorna la sua pagina quando Vito non è in condizione di poterlo fare (come è di norma per tantissimi altri collaboratori parlamentari). Alcune precisazioni: a) il post relativo a Berlusconi è stato inserito alle ore 10.04, prima dell’inizio dei lavori in Camera di Consiglio. b) i post successivi, già programmati (relativi a Lampedusa ed al resoconto “5 giorni a 5 stelle”) sono stati inseriti dal sottoscritto. In fede, Adriano Nitto Collaboratore parlamentare di Vito Crimi”
13.38 – Pdl contro Crimi (M5S). Solo presidente Senato può sostituire componente
Il post del senatore Vito Crimi, apparso sulla sua pagina Facebook a Giunta delle elezioni in corso sulla questione della decadenza di Silvio Berlusconi fa insorgere il Pdl. Sulla possibilità di sostituire i componenti della Giunta, comunque, è addirittura il Regolamento del Senato a specificare all’art. 19, comma 2, che i senatori nominati dal presidente del Senato a comporre la Giunta non solo non possono rifiutare la nomina ma non possono nemmeno dare le dimissioni. L’unica possibilità prevista è che il presidente del Senato “può sostituire un componente della Giunta che non possa per gravissimi motivi partecipare, per un periodo prolungato, alle sedute della Giunta stessa”.
13.22 – Schifani: “Richiesta di sospensione già inviata a Grasso”
“Abbiamo inoltrato la richiesta al presidente Grasso, che sappiamo essere già informato anche se è impegnato ad Assisi”. Così il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani, parlando con i cronisti a palazzo Madama, parlando della richiesta di immediata sospensione dei lavori della Giunta delle Elezioni che sta decidendo della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dopo quanto scritto su Facebook dal senatore e componente della Giunta delle Elezioni Vito Crimi.
13.11 – Schifani: “Immediata sospensione lavori Giunta”
L’attacco di Vito Crimi a Silvio Berlusconi via Facebook mentre è in corso la riunione della giunta del Senato che deve decidere della decadenza del Cavaliere, “inficia” la decisione della giunta. Lo afferma il capogruppo Pdl Renato Schifani, che chiede al presidente del Senato Piero Grasso e al presidente della giunta Dario Stefano “la immediata sospensione dei lavori” dell’organo parlamentare.
13.06 – M5S sui social durante camera di consiglio: Buccarella si ferma, Crimi no
“Stiamo per iniziare la camera di consiglio, nel corso della quale non ci si può allontanare né avere contatti con l’esterno. Vogliate pertanto perdonare la temporanea sospensione delle trasmissioni…”. Maurizio Buccarella, senatore del M5S componente della giunta che deve decidere della decadenza di Berlusconi, avverte chi lo segue su Facebook che deve sospendere le ‘trasmissioni’. Ma non fa lo stesso il collega Vito Crimi, la cui pagina Fb continua ad essere aggiornata: di 40 minuti fa, un post su Lampedusa.
12.47 – Schifani: “Avevamo ragione a ricusare la Giunta”
Quello di Vito Crimi che twitta durante i lavori della Giunta è “un comportamento intollerabile che conferma la bontà della nostra richiesta di ricusazione di alcuni membri della Giunta ed inficia gravemente la legittimità dei lavori del collegio”. Lo dichiara Renato Schifani in una nota.
12.45 – Schifani: “Crimi viola regole”
“Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle Elezioni è in Camera di Consiglio, l’esponente del M5S Vito Crimi, sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato”. Lo dice il capogruppo Pdl Renato Schifani in una nota.
12.33 – Roma, affissi manifesti in difesa “dell’onorabilità” di Berlusconi
“Insieme al collega Stefano De Lillo ho voluto far affiggere a Roma un manifesto in difesa dell’onorabilità di Silvio Berlusconi nel giorno in cui una giunta del Senato ne deciderà ingiustamente la decadenza da parlamentare dichiarandone addirittura la indegnità. Una vicenda della quale dovremmo tutti vergognarci”. Lo afferma Francesco Giro, senatore del Pdl. Sui manifesti la scritta: “Odiato dai poteri forti e amato dalla gente. Silvio non mollare”.
12.22 – Sisto: “Se la Giunta non discute è un tribunale guerra”
“Non basta definire inelegante l’atteggiamento assunto oggi dalla Giunta per le elezioni; il rifiuto di discutere ha trasformato un organo di garanzia a contenuto giurisdizionale in un tribunale di guerra”. E’ il giudizio espresso da Francesco Paolo Sisto (Pdl).
12.10 – Vendola (Sel): “”Esito scontato per ragioni di giustizia”
“Credo che si tratti di una vicenda che ha di fronte un esito che non è scontato per ragioni di politica, è scontato per ragioni di giustizia”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra, ecologia e libertà, Nichi Vendola, parlando con i giornalisti della seduta odierna della Giunta per le elezioni del Senato, sulla decadenza di Silvio Berlusconi.
12.00 – La Giunta è riunita e i Cinque Stelle scrivono sui social network
La Giunta per le Immunità è riunita in camera di consiglio e sui social network si leggono messaggi dei componenti del M5S. Nessun riferimento alla decisione che stanno per prendere, ma Michele Giarrusso pubblica persino una foto sua e di Serenella Fucksia, la collega grillina che gli siede accanto, durante la seduta. Più “hard” Vito Crimi che alle 10.04 posta l’immagine di un poster con la scritta “Silvio non mollare” accompagnato da un commento in cui si fa riferimento però non a decisioni politiche, ma a funzioni corporali. “Verso palazzo Madama, verso la sala Koch. Oggi inizia un’altra storia. Più giusta”.
10.53 – Gli avvocati Ghedini, Longo e Coppi: “Giunta non imparziale, non la legittimiamo”
“Il diritto ad un giudizio imparziale è evidente fondamento di ogni procedimento in un sistema democratico. Molti dei componenti della Giunta delle elezioni del Senato si sono già più volte espressi per la decadenza del presidente Berlusconi. Non vi è dunque possibilità alcuna di difesa né vi è alcuna ragione per presentarsi di fronte a un organo che ha già anticipato, a mezzo stampa, la propria decisione. Nessuna acquiescenza né legittimazione può essere offerta a chi non solo non è, ma neppure appare imparziale. Il non partecipare era dunque non più una scelta, ma un obbligo”. E’ quanto dichiarano gli avvocati di Silvio Berlusconi Franco Coppi, Piero Longo e Niccolò Ghedini. “Non vi è dubbio che anche questa ulteriore violazione dei diritti costituzionali e dei principi della Convenzione Europea troverà adeguato rimedio nelle sedi competenti” concludono.
10.45 – L’avvocato del primo dei non eletti Pdl: “La giunta non è giudice terzo”
“Non penso che la giunta abbia la possibilità di sollevare la questione di costituzionalità così come richiesto dalla memoria del senatore Berlusconi, perché la giunta non è giudice terzo e non emette un giudizio finale. Potrebbe forse farlo l’assemblea”. Lo ha detto Salvatore Di Pardo, legale di Ulisse Di Giacomo, subentrante a Berlusconi in caso di decadenza. “Il punto fondamentale e sconcertante – ha proseguito Pardi – è che nella memoria di Berlusconi si chiede che la giunta rimetta alla Corte gli atti sollevando la questione di costituzionalità e questo abbia un effetto sospensivo dell’applicazione della norma. Attribuisce alla giunta il potere di sospendere fino al pronunciamento della Corte l’applicazione della norma. La giunta non ha questo potere, che spetta esclusivamente alla Corte costituzionale”. Il legale di Di Giacomo ha quindi sottolineato che la giunta non è giudice terzo. “I senatori non sono terzi e imparziali, hanno espresso giudizi sulla posizione del senatore Berlusconi, anche ieri c’è stata una riunione in cui si è presa posizione.
10.41 – Seduta pubblica conclusa, iniziata la camera di consiglio
La Giunta per le Immunità del Senato si è riunita ora in camera di consiglio per decidere sulla decadenza del mandato di parlamentare di Berlusconi. La seduta pubblica è durata poco più di un’ora visto che i difensori del Cavaliere non si sono neanche presentati.
10.40 – Stefàno: “In seduta pubblica possono parlare solo le parti”
Il presidente della Giunta per le Immunità del Senato Dario Stefano sta rivolgendo le domande all’avvocato Salvatore Di Pardo, che rappresenta il primo dei non eletti in Molise Ulisse Di Giacomo, per conto dei componenti della Giunta. Senza dire da chi provengano i quesiti. Da parte del Pdl si continua a chiedere di intervenire, ma Stefano ribadisce che in seduta pubblica, come previsto dal regolamento, possono parlare solo le parti. E non i “commissari”. Questi potranno spiegare le proprie ragioni in Camera di Consiglio.
10.31 – L’avvocato del primo dei non eletti Pdl: “La legge è uguale per tutti”
“Ci rivolgiamo alla giunta per l’applicazione della legge in questione uguale per tutti i cittadini”. Così l’avvocato Salvatore Di Pardo, rappresentante di Ulisse Di Giacomo, primo dei non eletti Pdl in Molise. “La giurisprudenza sulla legge Severino è una giurisprudenza granitica. Il Consiglio di Stato ha chiarito tutto – ha aggiunto – Non è incostituzionale. Non capiamo perché a Berlusconi spetti un trattamento diverso rispetto agli altri cittadini”.
10.18 – Assenti i legali di Berlusconi, parla l’avvocato del primo dei non eletti
Gli avvocati di Silvio Berlusconi non si sono presentati all’udienza pubblica della Giunta per le Immunità del Senato. Pertanto nessuno, al momento, parlerà in sua difesa. Interviene subito dunque la controparte, l’avvocato Salvatore Di Pardo in rappresentanza di Ulisse Di Giacomo, primo dei non eletti in Molise.
10.09 – Della Vedova, decisione? Difficile prevedere se oggi o domani
“Decisione oggi? E’ difficile prevedere se arriveremo a una decisione già oggi pomeriggio o domani. In caso di voto favorevole alla decadenza, sarà poi il relatore a stilare una relazione che manderemo al presidente del Senato che stabilirà quando portare la relazione in Aula”. Lo afferma il senatore di Scelta civica Benedetto Della Vedova, e membro della Giunta delle Elezioni, arrivando a palazzo Madama per la seduta pubblica sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Per Della Vedova “il voto in Aula non è obbligatorio anche se probabile, ci sara’ solo se qualcuno chiederà di poter votare una risoluzione diversa da quella che proponiamo noi”.
10.08 – Stefàno: “Confronto in giunta basato solo su regole”
Nella giunta del Senato che deve decidere della decadenza di Silvio Berlusconi si è svolto un “serio confronto” basato “solo sulle questioni giuridiche”. Lo afferma il presidente della giunta, Dario Stefano, nell’aprire la seduta pubblica, in corso nella sala Koch del Senato. “Ho pensato – spiega – che il fatto di assumere io come presidente il ruolo di relatore favorisse un clima di serio confronto basato solo su questioni giuridiche che ha caratterizzato, per la verita’, gran parte del lavoro della Giunta”. Poi svolge la sua relazione, nella quale elenca le “cinque distinte motivazioni” presentate dal senatore Berlusconi nella sua memoria difensiva.
10.07 – Relazione di Stefàno, cronistoria dalla condanna alla giunta
Il presidente e relatore Dario Stefàno ha iniziato la sua relazione che costituisce la cronistoria dei fatti che hanno portato la vicenda all’esame del Senato. Nella sala Koch c’è anche, viene riferito, l’avvocato Salvatore Di Pardo che rappresenta Ulisse Di Giacomo, controparte di Silvio Berlusconi perché primo dei non eletti in Molise, la circoscrizione scelta dal Cavaliere al momento della proclamazione della sua elezione.
10.04 – Scontro in giunta, Alberti Casellati: “Pregiudiziale”. Stefàno: “No”
Inizia con un piccolo battibecco la seduta pubblica della giunta delle Elezioni che deve decidere della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. “Non ci sono pregiudiziali in seduta pubblica, non posso darle la parola in seduta pubblica”, spiega il presidente Dario Stefàno alla senatrice Pdl Elisabetta Casellati che voleva intervenire. “Non c’è ordine dei lavori, né possibilità di porre pregiudiziali in seduta pubblica, non posso darle la parola in seduta pubblica – ha aggiunto – L’articolo 16 mi dà la discrezionalità di farlo, io non le do la parola”.
9.54 – Della Vedova (Scelta Civica): “Nessuna decisione precostituita”
“La decisione non è precostituita”. Lo ha detto Benedetto della Vedova di Scelta Civica componente della giunta nello speciale TgLa7, ribadendo che difende la legge Severino “perché non penso che sia un’argomentazione politicamente forte quella della retroattività”.
9.53 – Buemi (Psi): “Stamani ancora parte istruttoria”
“La decisione finale si forma in camera di Consiglio, cioè tra qualche ora, questa mattina c’è ancora una parte ulteriormente istruttoria e sentiremo la parte soccombente e l’eventuale subentrante”. Lo ha detto Enrico Buemi di Psi membro della Giunta per elezioni del Senato nello speciale TgLa7 nel giorno del voto sulla decadenza del senatore Berlusconi. “Dovemmo essere più aperti alle ragioni degli altri, entrare in camera di Consiglio e confrontarci tra di noi per una decisione finale – aggiunge Buemi – perché la sentenza di Milano è chiara, l’interdizione dei pubblici uffici anche, ma manca il quantum quindi tutta la discussione che è stata fatta intorno alla Legge Severino e che si vuole applicare a tutti i costi è superflua e non utile”.
9.48 – Al via la giunta per le immunità sul caso Berlusconi
Ha preso il via nella sala Koch di Palazzo Madama l’udienza pubblica della Giunta per le Immunità del Senato che dovrà affrontare il caso della decadenza di Silvio Berlusconi dal mandato di parlamentare dopo la sentenza di condanna definitiva riportata per la vicenda Mediaset. Stanno seguendo l’evento dalla Sala stampa più di 80 cronisti accreditati oltre a quelli iscritti alla stampa parlamentare. La seduta si è aperta con la commemorazione della strage di Lampedusa. Il presidente Dario Stefano ha invitato a un minuto di silenzio per una tragedia “che investe inesorabilmente le coscienze di tutti”.