Dal 4 al 6 ottobre la città ospita la rassegna di eventi e incontri con intellettuali e firme dei quotidiani d'oltre confine. Tanti gli ospiti di rilievo attesi, dal Presidente del Senato Pietro Grasso alla direttrice di Le Monde Natalie Nougayrède, fino al direttore di Propublica Stephen Engelberg
Quattro giorni per parlare, e scrivere, di diritti. Diritti delle donne, diritti dei cittadini, diritti umani. Internazionale a Ferrara ne parlerà, e ne scriverà, attraverso i suoi 198 ospiti da 30 Paesi diversi, i 106 incontri, gli 11 workshop e i 7 eventi che si terranno nella città emiliana dal 3 al 6 ottobre.
La settima edizione della kermesse dedicata alla rivista Internazionale è stata presentata a Roma nella sede della Commissione europea dal direttore del periodico, Giovanni De Mauro, che attende di “incontrare i nostri lettori in una serie di nuovi appuntamenti che serviranno a raccontare in che modo nasce, ogni settimana, questo giornale. Naturalmente ci sarà tutto il resto: dibattiti con giornalisti ed esperti sui temi d’attualità, proiezioni di documentari e film, presentazioni di libri, appuntamenti per i bambini, spettacoli teatrali, interviste”.
E i suoi lettori, anno dopo anno, hanno già creato un piccolo fenomeno per una città di provincia come Ferrara. Nemmeno per i grandi eventi che pure on mancano nel capoluogo emiliano, si è mai assistito alla partecipazione massiccia che si vive da sette anni a questa parte per il festival di Internazionale, con code interminabili davanti ai luoghi deputati ai dibattiti e agli incontri e folle di ‘fan’ ad ascoltare le penne più famose del mondo.
Lo ha ricordato la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, che legge in quelle code ed attese del pubblico “il segno più evidente della volontà di vedere, ascoltare, imparare, sapere. È proprio qui che il festival di Internazionale ha colto nel segno, dando voce ad domanda di informazione che riguarda una quantità, per certi versi, positivamente sorprendente di donne, uomini, giovani e meno giovani, che vogliono farsi un’idea sui fatti e gli accadimenti del nostro tempo”.
Quest’anno poi la rassegna, come sottolineato dal sindaco Tiziano Tagliani “riveste un significato particolare, perché suggella compiutamente la fuoriuscita dal delicato periodo successivo agli eventi sismici del 2012, dopo i quali siamo riusciti a recuperare alla vita attiva molti monumenti e luoghi dell’arte e della cultura della nostra città, rendendoli nuovamente disponibili per questa straordinaria trama di iniziative e manifestazioni di eccellenza”.
Quanto al programma, si partirà con l’assegnazione del premio Anna Politkovskaja per il giornalismo d’inchiesta, che quest’anno sarà consegnato alla giornalista e attivista dei diritti umani della Repubblica Democratica del Congo Chouchou Namegabe, che con coraggio ha denunciato lo stupro come strumento di guerra. Questo è uno dei tanti “temi scomodi – come li battezza l’assessore regionale Massimo Mezzetti, anch’egli presente alla vetrina capitolina – sui quali la cittadinanza e le grandi firme del giornalismo e della letteratura sono chiamati al dibattito, confermando che, i diritti all’informazione e al sapere, sono primari e indispensabili per la crescita interiore della persona e per l’evoluzione dei popoli”.
Rimanendo in tema di argomenti scomodi, alla manifestazione ci sarà anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, che sabato 5 pomeriggio parlerà di legalità e politica. Il filo conduttore principale del festival sono i diritti, analizzati sotto diversi punti di vista. A parlarne, per citare alcuni nomi, ci saranno Urvashi Butalia, scrittrice indiana da anni in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, Mona Eltahawy, giornalista egiziana che raccontò su Twitter di essere stata picchiata e molestata dalla polizia durante le manifestazioni di piazza Tahrir, Natalie Nougayrède, la nuova direttrice di Le Monde, prima donna al vertice del più importante quotidiano francese. Vengono poi le firme statunitensi, con l’economista francostatunitense Susan George; il giornalista Usa Joshua Foer, autore de “L’arte di ricordare tutto”, Elias Khoury, uno dei principali intellettuali libanesi, che sarà intervistato da Gad Lerner; Stephen Engelberg, direttore di Propublica, piattaforma virtuale che si occupa di giornalismo d’inchiesta.
Quanto ai nomi di spicco italiani, vale la pena ricordare Daria Bignardi, Vinicio Capossela, Riccardo Iacona, Tullio De Mauro, il fumettista Zerocalcare, Anna Maria Testa, pubblicitaria ed esperta di comunicazione.
Il programma completo è consultabile all’indirizzo internet www.internazionale.it/festival/programma.