Il calcolo è solo indicativo in quanto dipenderà dalle scelte che verranno fatte nei prossimi giorni. La promessa arriva direttamente dal premier Enrico Letta: "Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio economico"
Tra i 250 e i 300 euro all’anno. E’ quanto potrebbe aumentare la busta paga degli italiani ipotizzando che il governo metta in campo 5 miliardi di euro per il cuneo fiscale da destinare metà ai lavoratori e metà alle aziende.
Il calcolo tuttavia è solo indicativo in quanto dipenderà dalle scelte che verranno fatte nei prossimi giorni, dalle risorse che verranno effettivamente stanziate e dagli strumenti che verranno scelti. Se per le imprese si profila un incentivo a beneficio di quelle che intendono assumere o investire, per i lavoratori, stando alle risorse possibili, l’unica via sembra quella di un bonus sullo stipendio, come potrebbe essere una tredicesima più pesante per il 2014.
“Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga, ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese”, ha promesso il premier Enrico Letta in un’intervista a Sky, sottolineando che “la legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale”.
Secondo le fonti sindacali, si può calcolare più o meno per ogni 100 euro di aumento medio di stipendio, attraverso l’aumento delle detrazioni Irpef sul lavoro dipendente, circa 1 miliardo di spesa. Ma tra le ipotesi potrebbero esserci anche quelle di mettere un tetto al reddito, per usufruire delle detrazioni. Come c’è anche il capitolo pensionati. I sindacati potrebbero chiedere nell’incontro di lunedì a Palazzo Chigi che il sostegno riguardi anche i loro assegni, specialmente per le pensioni più basse.
Stando invece ai calcoli che si possono fare sulla base delle cifre sull’erosione fiscale fornite dal ministero dell’Economia nel 2011, le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e da pensione costano 37,7 miliardi. Gli interessati, tra lavoratori e pensionati, sono 36,2 milioni per un beneficio pro capite di circa 1.040 euro. Aumentando di 2-3 miliardi di euro la dotazione di queste detrazioni si avrebbe un beneficio secco medio per ciascuno (tra lavoratori e pensionati) di 70-80 euro l’anno. Solo mettendo paletti sulla platea dei beneficiari si potrebbe dunque arrivare a bonus superiori a queste cifre.