Certe cose traggono vantaggio dagli scossoni; prosperano e crescono quando sono esposte alla volatilità, al caso, al disordine e ai fattori di stress, e amano l’avventura, il rischio, l’incertezza. Eppure non esiste una parola che descrive l’esatto opposto del fragile.
Ci ha pensato Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, a supplire questa mancanza scrivendo “Antifragile“, in Italia pubblicato da Il Saggiatore che in passato aveva già pubblicato “Il Cigno nero” che sta a indicare un generico evento raro e con conseguenze significative.
“Antifragile” offre una nuova visione del mondo. La prospettiva che cambierà le nostre idee sulla società e ispirerà le nostre scelte quotidiane. Ci aiuterà a comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d’impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione. La chiave di tutto è l’antifragilità. Sappiamo che la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati. Ma l’incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili. Medicina, alimentazione, architettura, tecnologia, informazione, politica, economia, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei campi di applicazione pratica in cui Nassim Nicholas Taleb ci accompagna, con l’ironia e la verve polemica che lo hanno reso celebre. Attingendo da uno sconfinato repertorio di episodi storici, fenomeni biologici e naturali, curiose esperienze personali, unendo la logica alla scettica saggezza degli antichi e allo spirito pratico dell’uomo della strada, Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo imprevedibile e dominato dal caos.
Le pubblicazioni di Taleb ruotano attorno all’uso della statistica applicata alla finanza, all’economia, alla tecnologia e alla società in genere. In questo ha una grossa importanza la sua lunga esperienza come broker di Wall Street. I suoi lavori si concentrano sulla probabilità e sulla casualità, che si focalizzano sull’imprevedibilità della sorte e sul capire come porsi nei confronti della casualità che governa il mondo.
Il suo primo libro è stato “Giocati dal caso”, pubblicato nel 2001. Il suo secondo libro, “Il cigno nero”, è stato inserito dal Sunday Times tra i libri che hanno cambiato il mondo e probabilmente anche “Antifragile” sta navigando sulla stessa rotta.
L’antifragilità ci fa comprendere meglio la fragilità. Così come non è possibile migliorare la nostra salute senza attenuare una malattia, né arricchirsi senza prima limitare e ridurre le perdite, la fragilità e l’antifragilità rappresentano gradi diversi dello stesso problema globale.