Diritti

Lampedusa, Luttwak: “Il Papa incoraggia gli sbarchi illegali di immigrati illegali”

Ero assolutamente scioccato quando il Papa è andato a Lampedusa per benedire l’arrivo illegale di immigrati illegali. Il Papa è andato lì a incoraggiare lo sbarco di persone che vengono illegalmente in Italia e che sono cittadini illegali”. Sono le parole di Edward Luttwak, ospite de “La Zanzara”, su Radio24. Il politologo americano stigmatizza senza giri di parole la posizione del Pontefice nei riguardi dell’immigrazione: “Il Papa fa queste cose perché ormai in Italia è diventato normale far morire e seppellire lo stato di diritto. Chi se ne infischia della legge e della legalità? E’ normale questo sorridere ad ogni forma di illegalità”. E fa alcuni esempi: “A Venezia ogni turista vede “vu cumprà” che sono illegalmente in Italia a vendere oggetti contraffatti in maniera illegale senza licenza. E i vigili urbani ben nutriti di Venezia chiacchierano tra di loro a piazza San Marco e fanno finta di non vedere”. Non manca la menzione del Cavaliere, accusato da Luttwak di non accettare la sentenza di condanna per frode fiscale: “Si tratta di un gravissimo crimine. In America avrebbe come minimo beccato 5 anni, ma anche 10 o 20″. Ma puntualizza:”Non ho il minimo dubbio che Berlusconi sia stato vittima delle persecuzioni politiche fatte dalle toghe rosse. Tutti ormai sanno che il sistema giudiziario italiano, coi suoi procuratori allegri e tutto il resto, non funziona. Ed è un sistema di ingiustizia”. Luttwak descrive minuziosamente la sua personale soluzione agli sbarchi sulle coste italiane: “Il governo italiano deve incaricare la Marina di individuare i punti di imbarco dei barconi e interdire la loro partenza. Può prendere in affitto o comprare navi commerciali o motopescherecci di una certa stazza. Si comprano per 20mila euro radar” – prosegue – “si mettnono a bordo di pescherecci sul quale c’è il personale della Marina, si ripete questa operazione 50 volte e si ha una flotta che controlla questi punti di imbarco”. E aggiunge: “Se l’Italia vuole trattare questo come problema umanitario, le agenzie del governo italiano possono andare a terra e mettere su campi per nutrire questi poveracci o aiutarli a fare quello che vogliono. Ma non si possono lasciarli salpare. Quando si vede che qualcuno sta allestendo un barcone” – spiega – “ e quando non c’è nessuno a bordo, lo si distrugge con una quantità infima di esplosivo, ad esempio con una granata. Questa è un’azione preventiva umanitaria” di Gisella Ruccia