“Sono onorata e felice di aver accompagnato e concretamente sostenuto queste esperienze, questi sindaci, questi territori” che rappresentano “un primato per il nostro Paese di cui tutti dobbiamo essere fieri”. Così la vicepresidente della giunta regionale dell’Emilia Romagna, Simonetta Saliera, ha commentato la netta vittoria dei ‘sì’ nei comuni ferraresi, parmensi e riminesi in cui ieri si è votato per confermare o meno la nascita di Comuni unici. Solo nel reggiano ha prevalso il ‘no” alla fusione. Con percentuali vicine e a volte anche superiori all’80%, i cittadini di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia (provincia di Ferrara) hanno votato a favore della nascita del Comune unico, così come quelli di Sissa e Trecasali nel parmense e Torriana e Poggio Berni nel riminese. L’unico risultato negativo è stato a Toano e Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia.
L’Emilia Romagna non è nuova alle fusioni: lo scorso anno, infatti, 5 Comuni della Valsamoggia (Savigno, Monteveglio, Castello di Serravalle, Bazzano e Crespellano) in provincia di Bologna hanno fatto da battistrada. “Il voto dei cittadini conferma la linea politica della Regione in materia di riordino istituzionale” ricorda Saliera, sottolineando come “in un Paese dove da anni si parla a vuoto di riforme la Regione Emilia Romagna, i sindaci dei Comuni interessati, i partiti politici e le parti sociali che si sono impegnate per le fusioni hanno dimostrato come si possano rafforzare le comunità locali realmente e con il consenso degli elettori”.
In Emilia Romagna – conclude la vicepresidente – dopo quello della Valsamoggia il primo gennaio prossimo nasceranno 3 nuovi Comuni in luogo di 12 a seguito di fusioni: questo vuol dire comunità locali più forti con minori costi di gestione che liberano risorse per i servizi alla persona, il sostegno allo sviluppo economico, la cura del territorio”. Nello specifico, quanto ai risultati della consultazione, Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia, in provincia di Ferrara, hanno detto ‘si” alla fusione dei loro comuni a larga maggioranza: complessivamente, i votanti a favore sono stati 2.832, pari all’84,16%. Parere favorevole anche nel riminese, dove i ‘si” sono stati il 90,84% a Torriana e l’81,42% a Poggio Berni. Esito positivo anche nel parmense dove Sissa si è espressa per il ‘si” al 93,35% e Trecasali all’85,51%. Contrari alla fusione, invece, Toano e Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, dove il ‘no’ ha vinto rispettivamente con l’81,71% ed il 54,77%.