E ora anche l’Antitrust entra di diritto nell’elenco degli “ossessionati” dal doppio incarico di Vincenzo De Luca. L’authority garante della concorrenza e del mercato presieduta da Giovanni Pitruzzelli ha aperto un procedimento sulle due poltrone del sindaco Pd di Salerno e vice ministro alle Infrastrutture e ai trasporti senza deleghe. Per contestare a De Luca una materia di loro competenza, la violazione della legge Frattini sul conflitto d’interesse. Violazione che va ad aggiungersi al mancato rispetto del decreto legge del 2011 sull’incompatibilità tra le cariche elettive monocratiche e i ruoli di governo nazionale. De Luca, scrive l’Antitrust sul proprio bollettino, verrà sottoposto a un procedimento che dovrà concludersi entro il 30 novembre. Potrà accedere agli atti e controbattere presentando memorie e documenti per sostenere le proprie ragioni.
Per essere precisi, l’Antitrust attribuisce a De Luca il ruolo di “sottosegretario”, evidentemente non ritenendo perfezionato l’iter di nomina a vice ministro. E fa riferimento a questa qualifica quando fa pervenire a De Luca una lettera datata 13 agosto con la quale “invita” il sindaco di Salerno a sciogliere il nodo dell’incompatibilità entro 30 giorni. De Luca risponde l’11 settembre con una comunicazione dilatoria, con la quale informa l’Autorità “che, nella seduta del 2 settembre 2013, il Consiglio comunale, non pronunciandosi definitivamente sull’incompatibilità, ha demandato la questione alla Commissione consiliare permanente “Statuto”, al fine di esprimere “il relativo parere in argomento, riservando, all’esito, le successive determinazioni di questo consesso”.
L’Antitrust non si è accontentata di apprendere che l’amministrazione comunale di Salerno sta tergiversando, ed è andata avanti: “Alla scadenza del termine indicato dall’Autorità, il dott. De Luca – si legge nel bollettino – non ha provveduto a risolvere l’incompatibilità pendente”. Di qui la delibera di avvio del procedimento. Ma cosa rischia De Luca in concreto? Sostanzialmente nulla. L’Authority, come ha spesso ricordato il presidente, non ha poteri sanzionatori in merito a vicende come quelle che stanno attraversando il sindaco-viceministro. Sono altri gli organi che possono mettere fine a questa situazione. De Luca non intende dimettersi da sindaco, trascorre gran parte della settimana a Roma in attività collegate al suo ruolo governativo, punta a ottenere deleghe che rendano pienamente operativo il suo incarico di viceministro, e ha rimesso al consiglio comunale di Salerno le decisioni sull’iter di decadenza dalla carica di primo cittadino. I consiglieri salernitani non sembrano particolarmente contenti di deliberare il proprio autoscioglimento e il ritorno anticipato alle urne. Insomma, tutto fermo. Un ristagno che forse l’intervento dell’Antitrust riuscirà a smuovere verso una decisione definitiva. In un verso o nell’altro.