L'ad della casa editrice di Via Solferino preferisce non commentare l'ipotesi di una progressiva integrazione tra il giornale torinese, controllato al 100% da Fiat, e quello milanese, di cui il Lingotto è appena diventato il primo azionista
“Non vorrei interrompere la tradizione che ho di non confermare o smentire voci e non mi sembra di farlo anche questa volta. Quando avremo qualcosa da comunicare, saremo precisissimi nel comunicarlo”. Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Rcs, preferisce non commentare l’ipotesi di una progressiva integrazione tra Corriere della Sera e La Stampa a partire dalle concessionarie di pubblicità e, poi, delle attività di printing e distribuzione. Un tema di cui si parla da tempo anche se la settimana scorsa l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, aveva detto di non saperne nulla.
Intanto però il Lingotto, che controlla il quotidiano torinese al 100%, ha già iniziato a presidiare da vicino la casa editrice milanese Rcs, di cui è recentemente diventata il primo azionista. Raffaella Papa, direttore delle funzioni centrali dell’editrice La Stampa, si sta infatti trasferendo all’editrice milanese dove assumerà i compiti di direttore centrale per gestire la dismissione di partecipazioni e accelerare i piani di sviluppo interno.
“Guardando ai competitori, con mercati che non crescono o decrescono, uno dei processi è indiscutibilmente quello del consolidamento“, ha però detto Jovane, precisando di parlare in generale. E, nell’ambito della raccolta pubblicitaria, ha ricordato l’alleanza annunciata prima dell’estate con il gruppo Monti Rieffeser editore di Qn, Il Resto del Carlino e La Nazione.