“Ma che cretini… non trovo altre espressioni per definire il Movimento 5 Stelle“. Così Livia Turco, a “L’aria che tira”, su La7, bolla la protesta dei parlamentari pentastellati contro il messaggio del Capo dello Stato sulle carceri e sulla necessità dell’amnistia. “Non sanno nulla delle carceri italiane” – continua con veemenza l’ex ministro della Salute – “non sanno che nelle carceri italiani ci sono i poveri cristi, va bene? E dire che queste carceri sono una vergogna è poco. Io ci sono stata più volte, da cittadina e da ministro. E ogni volta sono uscita da lì col cuore gonfio, gonfio, gonfio”. E dedica a Giorgio Napolitano un omaggio straripante di gratitudine: “Grazie Presidente per aver avuto il coraggio di dire la verità al Paese in un momento difficile come questo. Una verità scomoda. Ma l’ha detta. Grazie Giorgio Napolitano! E chi risponde come i grillini” – rincara – “in questo modo ossessionato da Berlusconi di fronte all’atto di coraggio di Napolitano è subalterno, se ne frega dei problemi della gente in carne ed ossa, vive nel teatrino della politica, lontano mille miglia dai problemi delle persone. E in questo modo santificherà Silvio Berlusconi”. Sul Cavaliere l’esponente del Pd dichiara: “Non sono mai stata ossessionata da lui, che è una presenza importantissima nella storia del nostro Paese. Per me Berlusconi è stato un avversario difficile da combattere, un avversario che ha saputo parlare alla pancia profonda del Paese. E non ci si libera di lui parlando dei suoi guai giudiziari e delle tv“. E continua il suo attacco al M5S e l’appassionata difesa del Presidente della Repubblica: “Non si può rappresentare Napolitano come la politica e i deputati dei 5 Stelle come “la gente”. Anche loro fanno parte della classe politica. Napolitano in questi anni è la politica che è vissuta in mezzo alla gente e che si è fatto carico dei problemi del nostro Paese. E nelle carceri italiane c’è stato più volte. Il suo discorso di ieri” – prosegue – “è il frutto di un lavoro serio, di ascolto della gente, è stata un’assunzione di responsabilità forte, dura, scomoda. E il M5S non può continuare col giochetto: ‘Voi siete del palazzo, noi siamo la gente'”. Loro non si fanno carico del problema che Napolitano ha posto in Parlamento” di Gisella Ruccia
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