Nel 2012 a Roma veniva approvata la delibera n. 355 relativa al progetto di riorganizzazione dei servizi di assistenza domiciliare per persone anziane, disabili e minori.
Bella la trasparenza , addirittura sul sito. Però nessuno ne parlava. E nessuno lo faceva integralmente.

Tanto è che qualcuno ci aveva creduto. Uniformare il diritto, riposizionare al primo posto il bisogno del cittadino, eliminare la rigidità che crea il disservizio (e la enorme presa in giro).

Favorire il diritto di scelta. Lo scrivo di nuovo: favorire il diritto di scelta. Ciò significa che la persona può scegliere tra il servizio erogato dalla cooperativa accreditata oppure chiedere che secondo la valutazione delle esigenze venisse quantificato un contributo per assistenza direttamente incaricata dal cittadino. Attenzione poi, perché questa seconda opzione costa molto meno della prima e garantisce un servizio realmente ad hoc.

Parole … Nel contempo molte famiglie hanno avuto assistenti a partita Iva, con conseguenti dubbi rispetto la copertura assicurativo in caso di infortunio della persona. Non solo. Le stesse persone a partita Iva mantenevano di fatto un lavoro di tipo subordinato, non potendo emettere fatture per prestazioni extra in favore degli utenti.

Ancora . Le cooperative, nell’avvalersi di una collaborazione a dir poco ‘distorta’ non erano più in grado di garantire continuità, esperienza, affiancamenti e quant’altro.

Le conseguenze ? Le famiglie si sono sobbarcate il disservizio o limitando le funzioni degli operatori a semplici sentinelle di guardia durante cronometrate assenze, o hanno fattivamente concorso all’accudimento con danni al nucleo intero. Se la tale mamma deve concorrere all’accudimento del figlio, ha problemi di lavoro, trascura gli altri figli, aumenta la stanchezza e il carico di fatica. Insomma un bel disservizio.

Tanto è che mi stavo chiedendo se non ci fossero addirittura gli estremi per dare un importo al danno subito dalla persona e dalla sua famiglia.

Immaginate un vortice di Mary Poppins mancate che giunte dinanzi un disabile grave iniziano con la litania : pesa, non so come alzarlo, non l’ho mai fatto, ci posso provare …però… , lo avevo detto alla cooperativa , non so se ritornerò… ecc. E la Delibera? Morta e defunta? Ma nooooo!!!! Gli aumenti alle cooperative li hanno stanziati. I fondi si materializzano sempre quando gli interessi non sono quelli dei cittadini.

Però questa estate niente ore in più: non c’erano fondi. Però niente indiretta: non ci sono fondi. Però niente assunzioni: non c’erano i fondi.

Sto scegliendo la maschera da metter su ai prossimi incontri. Perché sapete: dobbiamo anche stare zitte, mute e dire grazie. Altrimenti una buona parte di noi si sente dire che il servizio se non va bene è revocato. Dopo aver girato le varie cooperative accreditate non si ha la certezza della erogazione dell’indiretta, bensì la minaccia velata e indimostrabile della sospensione.

Grazie!!! Dopo una scuola di esperienza sociale di questa portata , per sorridere dovrò farmi il disegno sulla bocca come un clown!

 

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