In vista della manifestazione nazionale di Roma, il 19 ottobre, i movimenti anti austerity hanno tenuto una conferenza stampa pubblica di fronte a Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia. Il corteo del 19 ottobre è stato attribuito impropriamente ai No Tav, ma la galassia della protesta è complessa e articolata: oltre a chi lotta contro la Torino-Lione ci sono gli studenti universitari, i movimenti per l’acqua e i beni comuni, quelli contro gli sfratti e l’emergenza abitativa, e tante altre realtà sociali. Il clima, come manifesta la massiccia presenza di polizia, è già teso. “Non sarà una protesta di sfascia vetrine come scrivono i giornali – hanno dichiarato i rappresentanti del movimento – ma siamo pronti a circondare e cingere d’assedio i palazzi del potere, in maniera permanente”. L’obiettivo del corteo sarà arrivare sotto il ministero delle Infrastrutture. Il rischio di scontri è molto elevato: “Vogliamo una manifestazione pacifica e non scendiamo in piazza con l’idea di affrontare le forze dell’ordine – spiega Luca Fagiano, attivista dei movimenti romani di lotta per la casa – ma scaldare il clima è necessario: a questo punto è chiaro che non è la politica istituzionale a poter garantire una stagione di cambiamento in questo paese” di Tommaso Rodano
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