L'ex deputato Pdl e difensore dal 2002 al 2007 della donna condannata per aver ucciso il figlio si è rivolto ai giudici perché la condanni (insieme al marito) a pagargli gli onorari che, a suo parere, non gli sono mai stati pagati
L’avvocato ed ex deputato del Pdl Carlo Taormina ha citato davanti al tribunale civile di Bologna Anna Maria Franzoni, che difese dal 2002 al 2007, e il marito Stefano Lorenzi, chiedendo che i giudici li condannino a pagare gli onorari che a suo dire non gli sono mai stati pagati, quantificati in 771.507 euro (di cui circa 14 mila riferibili a Lorenzi). La citazione è stata notificata ai coniugi nei giorni scorsi, firmata dal figlio, avv. Giorgio Taormina, attraverso un legale bolognese.
E’ stata fissata un’udienza per discutere la causa. Taormina ha difeso la donna nel processo per l’omicidio del figlio Samuele a Cogne (e’ stata poi condannata a 16 anni in via definitiva) fino a quando non rinuncio’ definitivamente al mandato, il 23 febbraio 2007. Inoltre ha difeso entrambi e in alcuni casi solo il marito in alcune vicende connesse, ad esempio redigendo una dozzina di querele per diffamazione. Il noto avvocato mette in conto a Franzoni e Lorenzi tutta l’attività giudiziale svolta, le indagini difensive, ma anche i viaggi aerei e in auto. Inoltre, ricorda di aver emanato centinaia di comunicati stampa, di aver partecipato ad una cinquantina di trasmissioni televisive e di aver tenuto diverse conferenze stampa, su richiesta della cliente. Per l’attività’ extragiudiziale svolta, in particolare con la collaborazione di specialisti in settori della medicina legale, l’avvocato fa notare al tribunale anche la forte esposizione personale che gli causò, a suo dire, non poche conseguenze dannose.