Durissimo attacco del deputato di Scelta Civica, Mario Sberna, contro il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24. Il parlamentare francescano è balzato agli onori della cronaca politica per aver brandito il suo sandalo contro il deputato pentastellato Riccardo Fraccaro, durante la bagarre in Aula sul ddl del finanziamento ai partiti. Il politico spiega così il suo gesto à la Kruscev: “Lo ammetto, avrei voluto picchiare la testa di quel deputato con il mio sandalo“. E si sfoga: “Non si può non essere arrabbiati quando si tenta di distruggere la vita di una persona, dando del “ladro” a uno, come me, di 53 anni, sposato con la moglie da 28 anni e con 5 figli. Con che diritto dà del “ladro” agli altri?”. Sberna rincara: “Non sopporto del M5S questo modo arrogante di porsi come se fossero gli unici detentori della verità, perché eletti dai cittadini. E’ una bugia che siano eletti dai cittadini ed è una bugia che detengano la verità”. E aggiunge: “I discorsi di alcuni esponenti del M5S mi ricordano quelli di Goebbels, quelli dei nazisti, la razza unica, chiudersi perché sono tutti infetti, gli altri non devo avere nulla a che fare con noi”. Non manca l’attacco a Beppe Grillo e alla sua posizione sul reato di immigrazione clandestina: “E’ un miliardario che grilla da una villa all’altra. La moglie andava a Malindi a farsi le ferie e bagnarsi i piedini, poverina. Il sud del mondo serve solo per approfittarne e per fare la bella vita. Grillo” – continua – “se ne frega dei poveri, fa politica nella maniera più vergognosa possibile, perché dice le cose per la pancia del Paese e prende voti non si sa per fare cosa”. Il deputato di Scelta Civica, infine, rivela: “L’altra settimana ero in treno, in seconda classe, e c’era un grillino che si guardava il sito di grillo, si ascoltava la musica e ballava mentre stava seduto. Era in “business class”. Il controllore”- continua – “mi dice: ‘Non c’è proprio più religione. Uno del M5S in “business” e uno di Scelta Civica in seconda classe’. Anche quelli sono soldi portati via ai cittadini perché il biglietto lo pagano tutti gli Italiani” di Gisella Ruccia
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