Il presidente del Consiglio, parlando alla "Repubblica delle Idee" a Mestre, sostiene di avere sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità. I prossimi passi del governo saranno una "missione militare umanitaria" nel Mediterraneo e la discussione di una normativa sul diritto d'asilo
Dopo il dibattito degli ultimi giorni sulla legge Bossi-Fini sull’immigrazione, innescato dal naufragio del barcone al largo di Lampedusa, sul tema prende posizione il presidente del Consiglio Enrico Letta. ”Da cittadino e da politico abolirei la Bossi-Fini e ho sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità, ma siamo una grande coalizione nella quale è normale ci siano delle contraddizioni”. Il premier è intervenuto alla manifestazione “La Repubblica delle Idee” di Mestre, aggiungendo che della questione si discuterà nel governo.
Dopo avere rivendicato le misure adottate dall’esecutivo in tema di immigrazione il presidente del Consiglio ha parlato dell’asilo politico. “Non c’è dubbio – ha spiegato Enrico Letta – che il nostro Paese debba adottare nuova normativa sul diritto d’asilo, perché quello è il tema chiave”. E ancora: “Da lunedì l’Italia metterà in campo una missione militare umanitaria unilaterale, navale e aerea, per rendere il Mediterraneo più sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni è diventato una tomba. Per noi vorrà dire spendere molti soldi per mettere in campo tre volte le navi e gli aerei che utilizzato oggi”.
Anche Bruxelles si mobilita per risolvere la questione dei flussi migratori verso l’Europa. “Il Consiglio Europeo del 24-25 ottobre, su richiesta italo-francese, si occuperà del tema dell’immigrazione”, ha spigato Enrico Letta, precisando di aver avanzato questa richiesta “durante un colloquio telefonico con Van Rompuy”. E ha aggiunto: “Il dramma del Mediterraneo, il dramma di Lampedusa sono la dimostrazione che esiste un problema che ci riguarda tutti. La richiesta italiana e francese, per citare due fra i grandi paesi dell’Ue che l’hanno chiesto, è stata di far sì che il Consiglio Europeo abbia l’emergenza immigrazione all’ordine del giorno”.