Sono almeno 115 i morti nella calca della folla in pellegrinaggio verso il tempio di Ratangarh, nell’India centrale. Ma ci sarebbero ancora molti dispersi. L’incidente è avvenuto su un ponte che attraversa il fiume Sindh, nel distretto della città di Datia. Circa 25mila persone erano dirette verso il luogo di culto per celebrare la festività induista di Dusshera. A un certo punto, per cause ancora da verificare, c’è stato un improvviso movimento di folla in cui sono rimaste travolte e uccise centinaia di persone. La maggior parte delle vittime sono state calpestate dagli altri pellegrini in fuga, ma non manca chi ha perso la vita cadendo nel fiume e finendo trascinato dalla corrente.
Non è chiaro cosa avrebbe fatto scattare il fuggi fuggi della folla. Secondo alcune fonti, un gruppo di persone ha cercato di avvantaggiarsi nella fila per poter entrare nel tempio spargendo la voce che il ponte stava per crollare. Pare che la polizia sia intervenuta caricando la folla con i manganelli nel tentativo di fermare la fuga e alcuni pellegrini avrebbero reagito lanciando sassi contro gli agenti, uno dei quali risulta gravemente ferito. “Provo shock e profonda angoscia per il tragico incidente”, ha detto Sonia Gandhi, leader del Partito del Congresso al governo in India.