Il presidente della Repubblica scrive all’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) per la 63/ma giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Ieri l'ultimo incidente mortale: a Bagheria (Palermo) un operaio di 23 anni ha perso la vita cadendo da 7 metri
”L’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro, soprattutto in termini di perdita di vite umane, non deve far abbassare la guardia su quella che continua a rappresentare una drammatica piaga sociale”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano scrive all’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) per la 63/ma giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro”.
“Rivolgo il mio omaggio alla memoria dei caduti ed esprimo la mia vicinanza a quanti hanno perduto salute e integrità fisica nei luoghi di lavoro. Come ho più volte sottolineato – prosegue Napolitano in un telegramma – l’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro, soprattutto in termini di perdita di vite umane, non deve far abbassare la guardia su quella che continua a rappresentare una drammatica piaga sociale. Il recente gravissimo incidente di Lamezia Terme con la morte di tre operai in un silos, ne è drammatica conferma. E desta particolare inquietudine l’entità degli infortuni tra i lavoratori stranieri. Apprezzo quindi il vostro impegno nel promuovere una forte cultura della sicurezza e della prevenzione per il rispetto delle regole poste a tutela dell’incolumità sul posto del lavoro e in difesa della vita e della dignità di tutti i lavoratori, valori essenziali garantiti dalla nostra Costituzione. Con questo spirito – conclude Napolitano – rivolgo il mio partecipe saluto a Lei presidente Bettoni, ai mutilati, agli invalidi e ai familiari delle vittime sul lavoro che in questa giornata particolare ricordano il sacrificio dei loro cari tragicamente scomparsi”.
Solo ieri l’ultimo incidente mortale. Un operaio di 23 anni, palermitano, ha perso la vita a Bagheria mentre stava riparando un tetto di un capannone di una società. Il giovane stava realizzando dei lavori di riparazione ed è caduto da un altezza di sette metri.
Anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha scritto all’Anmil: “Sebbene gli ultimi dati sugli infortuni sul lavoro sembrano mostrare una lieve flessione, il fenomeno conserva tuttora dimensioni inaccettabili in un Paese civile”. Boldrini chiede che “anche nella particolare congiuntura economica” di non abbassare “i livelli di sicurezza in un’ottica di risparmio. Non si può barattare la vita dei nostri lavoratori per il perseguimento del profitto a ogni costo. Occorre invece investire negli strumenti e nei dispositivi che le nuove tecnologie offrono per la prevenzione degli incidenti sul lavoro, aumentando al contempo i controlli e promuovendo campagne di informazione e sensibilizzazione su tali temi. Ciò affinché il diritto al lavoro, protetto dalla nostra Costituzione, venga finalmente ad essere declinato come il diritto a lavorare in sicurezza. Con questo auspicio – conclude – rivolgo a tutti i lavoratori rimasti vittime di questi terribili episodi e alle loro famiglie il mio personale commosso pensiero”.