“Zanonato da ministro si mette a polemizzare per quello che ha detto Renzi sull’amnistia e sull’indulto, perché sta pensando al congresso. Una cosa vergognosa”. Così il sindaco di Bari, Michele Emiliano, esprime il suo disappunto per i duri attacchi del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che su twitter ha contestato le esternazioni di Matteo Renzi sul problema delle carceri e lo ha paragonato a Beppe Grillo. Ospite di “Effetto Giorno, le notizie in 60 minuti”, su Radio24, il renziano risponde alle critiche di Zanonato: “Un ministro come lui, che ha problemi giganteschi perché dovrebbe essere quello che traccia il futuro economico dell’Italia e ci aiuta a capire come uscire dalla tragedia che stiamo vivendo grazie a vent’anni perduti nel governo del Paese, polemizza perché il candidato di un congresso dice quello che il 90% degli Italiani pensa. Ossia che” – continua – “amnistia e indulto sono un’ingiustizia perché chi sbaglia deve pagare e che per il Pd sarebbe un autogol. Questa è la dimostrazione della faziosità di Zanonato”. Emiliano quindi difende il sindaco di Firenze: “Si presenta come un caimano da elezioni ma non lo è. Renzi è giovane, ma ha una straordinaria sensibilità e ha già capito quello che ho capito io da vecchio magistrato: le amnistie e gli indulti si fanno con la scusa di liberare le carceri, ma in realtà servono a sistemare un po’ di politicanti arrestati, condannati e con altri problemi”. E aggiunge polemicamente: “Mi ricordo che c’era un signore che era ministro della Giustizia prima della Cancellieri. Non so se ve lo ricordate, si chiama Alfano. Doveva fare un piano carceri. Noi abbiamo il premier e il vicepremier, uno era il vice di Bersani e l’altro il ministro della giustizia di Berlusconi” – prosegue – “nessuno dei due ha ottenuto particolare successo nei rispettivi ruoli e pur tuttavia adesso ritengono di poter risolvere il problema delle carceri con l’amnistia, che è qualche cosa di inaccettabile” di Gisella Ruccia