Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa, attorno alle 5 di lunedì mattina è attraccato un barcone carico di 150 tunisini. Nessun problema per i naviganti che accolti dalle forze dell’ordine sono stati trasferiti presso il centro d’identificazione dell’isola. Intanto anche all’aeroporto si registrano decine di arrivi, sono i parenti delle vittime del 3 ottobre. Ancora 150 bare sono senza un nome. Intanto le autorità stanno provvedendo a spostare i corpi da Lampedusa ad Agrigento. Eden è eritrea, ma vive in Gran Bretagna da anni: “Abbiamo delle foto per fare il riconoscimento, ma le informazioni sono poche. La cosa peggiore è che hanno spostato i corpi senza avvisare le famiglie”. I lampedusani hanno aperto le loro case ai familiari delle vittime, come spiega una signora eritrea che da 20 anni vive a Firenze e che preferisce rimanere anonima: “Ci hanno offerto la cena e dato da dormire. L’Italia è un paese accogliente” di Cosimo Caridi