Pessime notizie giungono per la fauna selvatica.
Dall’estremo oriente russo, e precisamente dalla penisola della Kamchatka ed all’interno di un’area protetta, arriva la notizia che in meno di cinque mesi sono stati uccisi ben 15 orsi. Non già da cacciatori di frodo, bensì dalla vigilanza perché ritenuti troppo invasivi. Gli animali erano in cerca di cibo e, nonostante non avessero un atteggiamento minaccioso verso l’uomo, sono stati “liquidati”.
In Francia, il mese scorso, il Ministro dell’Agricoltura in accordo con quello dell’Ambiente ha autorizzato i prefetti delle regioni alpine ad emettere ordinanze in cui si consente l’abbattimento di lupi. I lupi in Francia sarebbero oramai troppo numerosi, o almeno si stima che 200 esemplari lo siano (!) e possono arrecare danni alle greggi. Da qui il provvedimento, che peraltro è stato dichiarato illegittimo dal Tribunale Amministrativo di Nizza e perciò la caccia è stata sospesa.
E mentre sul versante italiano giunge notizia di lupi uccisi con bocconi avvelenati, la Regione Piemonte ha consentito con una deliberazione del 27 luglio scorso ai Comuni (che non hanno nessun potere in materia di caccia…) di emettere delle ordinanze per l’abbattimento di ungulati in qualsiasi periodo dell’anno. Da rimarcare il titolo del provvedimento: “Linee guida per la cooperazione attiva dei Comuni nell’attività di controllo delle specie di fauna selvatica per la sicurezza e l’incolumità delle persone”. In pratica, si consente ai cacciatori, potenzialmente, di sparare tutto l’anno, con la giustificazione che gli ungulati rappresentano un pericolo per l’uomo. Avete mai visto un capriolo? Beh, siete fortunati: di solito di fronte all’uomo se la dà a gambe levate. E comunque, si rifletta un attimo sul fatto che cinghiali e caprioli sono stati immessi a fini venatori. Prima si consente che siano immessi nell’ambiente naturale e poi ci si lamenta dei danni che provocano?
In realtà, in tutto il mondo, tutti oramai sanno che l’animale più invasivo e più dannoso per la natura ed i suoi simili è proprio l’uomo.
Fabio Balocco
Scrittore in campo ambientale e sociale
Ambiente & Veleni - 14 Ottobre 2013
Orsi, lupi, ungulati: si caccia dappertutto
Pessime notizie giungono per la fauna selvatica.
Dall’estremo oriente russo, e precisamente dalla penisola della Kamchatka ed all’interno di un’area protetta, arriva la notizia che in meno di cinque mesi sono stati uccisi ben 15 orsi. Non già da cacciatori di frodo, bensì dalla vigilanza perché ritenuti troppo invasivi. Gli animali erano in cerca di cibo e, nonostante non avessero un atteggiamento minaccioso verso l’uomo, sono stati “liquidati”.
In Francia, il mese scorso, il Ministro dell’Agricoltura in accordo con quello dell’Ambiente ha autorizzato i prefetti delle regioni alpine ad emettere ordinanze in cui si consente l’abbattimento di lupi. I lupi in Francia sarebbero oramai troppo numerosi, o almeno si stima che 200 esemplari lo siano (!) e possono arrecare danni alle greggi. Da qui il provvedimento, che peraltro è stato dichiarato illegittimo dal Tribunale Amministrativo di Nizza e perciò la caccia è stata sospesa.
E mentre sul versante italiano giunge notizia di lupi uccisi con bocconi avvelenati, la Regione Piemonte ha consentito con una deliberazione del 27 luglio scorso ai Comuni (che non hanno nessun potere in materia di caccia…) di emettere delle ordinanze per l’abbattimento di ungulati in qualsiasi periodo dell’anno. Da rimarcare il titolo del provvedimento: “Linee guida per la cooperazione attiva dei Comuni nell’attività di controllo delle specie di fauna selvatica per la sicurezza e l’incolumità delle persone”. In pratica, si consente ai cacciatori, potenzialmente, di sparare tutto l’anno, con la giustificazione che gli ungulati rappresentano un pericolo per l’uomo. Avete mai visto un capriolo? Beh, siete fortunati: di solito di fronte all’uomo se la dà a gambe levate. E comunque, si rifletta un attimo sul fatto che cinghiali e caprioli sono stati immessi a fini venatori. Prima si consente che siano immessi nell’ambiente naturale e poi ci si lamenta dei danni che provocano?
In realtà, in tutto il mondo, tutti oramai sanno che l’animale più invasivo e più dannoso per la natura ed i suoi simili è proprio l’uomo.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo di "ribadire la ferma contrarietà all'utilizzo dei Fondi di coesione europei per il finanziamento e l'aumento delle spese militari". E' quanto si legge nella risoluzione dem sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo di "scegliere senza esitazioni e ambiguità, di fronte alle minacce globali e alle sfide inedite rappresentate dalla nuova amministrazione americane, l’interesse europeo, all’interno del quale si promuove e realizza il nostro interesse nazionale, anche una attraverso la costruzione di alleanze, a partire dai paesi fondatori dell’Europa, per collocare l’Italia sulla frontiera più avanzata dell’integrazione contro le spinte disgregatrici e i ripiegamenti nazionalisti". E' quanto si legge nella risoluzione dem sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Ribadire la ferma condanna della grave, inammissibile e ingiustificata aggressione russa dell'Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, promuovendo con urgenza un’iniziativa diplomatica e politica autonoma dell'Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per il perseguimento di una pace giusta e sicura, che preservi i diritti del popolo ucraino a partire da quello alla propria autoderminazione, l’ordine internazionale basato sulle regole e offra le necessarie garanzie di sicurezza per una soluzione duratura". E' quanto si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Il piano ReArmEU, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo dei 27 Stati membri e va radicalmente cambiato, poiché così come presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune che garantisca la deterrenza e un percorso di investimenti comuni in sicurezza realizzati non a detrimento delle priorità sociali, di coesione e sviluppo dell’Unione". Si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
"La difesa non può essere considerato un bene pubblico separato dal benessere sociale, ma è parte integrante di una strategia globale che prevede di garantire non solo la sicurezza fisica dei cittadini europei, ma anche la loro sicurezza sociale ed economica: tanto più l’affermazione dei nazionalismi disgregatori dell’unità europea è legata anche alla percezione di insicurezza economica e sociale, nonché alla paura nei confronti delle sfide globali".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Sostenere una risposta europea ed unitaria alle politiche dei dazi dell’amministrazione Trump, che escluda ogni controproducente e inadeguata tentazione di bilateralizzare la risoluzione del conflitto commerciale, e che ampli le contromisure includendo i servizi e i diritti di proprietà intellettuale delle Big Tech, rilanciando anche l’iniziativa multilaterale per l’introduzione della Global Minimum Tax". E' quanto chiede il Pd al governo nella risoluzione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo, nella risoluzione presentata sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni, di "collocare l’Italia da protagonista nella costruzione di una vera difesa comune europea e non di un riarmo degli eserciti nazionali privo di coordinamento, esprimendo la chiara volontà politica di andare avanti nel percorso di realizzazione di un’unione della difesa, anche partendo da forme di cooperazione rafforzata o integrazione differenziata tra Stati membri".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Promuovere, nell’attuazione del Libro bianco sulla difesa europea, tutti gli strumenti che puntano a una governance democratica chiara del settore, agli investimenti comuni necessari per realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali europee e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo". Si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.