Gli ultimi casi di poliomelite in Europa risalgono al 2002, anno in cui è stata dichiarata ‘polio-free’, ma adesso il rischio che il virus torni a circolare nel Vecchio continente non è più così remoto. E’ stato infatti isolato in Israele, tra febbraio e giugno, e ora l’European center for disease prevention and control (Ecdc) lancia l’allerta, raccomandando un alto livello di sorveglianza, in modo da identicarne subito l’eventuale comparsa.
“Finora non ci sono stati casi di poliomelite in Israele. Il virus selevaggio di tipo 1 (Wpv1) – spiega Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Iss – è stato isolato, nel corso di alcuni controlli periodici ambientali, nei liquami e in persone senza sintomi. L’osservazione di una circolazione del virus in una popolazione altamente immunizzata è la prima nel suo genere, e richiede indagini e chiarimenti”.
E se si considera che Israele, dal punto di vista epidemiologico, è molto simile all’Europa, visto che vi abitano persone provenienti da paesi occidentali, con elevate coperture vaccinali, non si riesce a capire come e perché si siano verificati casi di infezione, seppur asintomatici. “Siamo di fronte ad un enigma – continua Salmaso – su cui stanno riflettendo l’Oms e gli organismi internazionali. Certo è che finché ci saranno focolai di trasmissione nel mondo, non si può abbassare la guardia e bisogna continuare a vaccinare i bambini, perché l’introduzione del virus è un rischio reale, controllabile solo con un elevato numero di soggetti immuni”.
I rischi maggiori sono per chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo primario di tre dosi. In Europa la copertura vaccinale contro la polio è di circa il 90% con tre dosi di vaccino, ma vi sono sacche di popolazione che non sono immunizzate o lo sono poco. Si stima che 12 milioni di persone sotto i 29 anni non siano state vaccinate o non abbiano completato il ciclo primario di vaccinazione. “In Italia – prosegue – il rischio sembra essere molto, molto modesto, visto che circa il 96% dei bambini nuovi nati viene vaccinato con tre dosi. L’ultimo caso di polio in Italia è stato diagnosticato nel 1982. Chi ha ricevuto le tre somministrazioni di vaccino può stare tranquillo”. Oltre tutto il nostro Paese è già stato messo alla prova nel 1996, quando ci fu una grave epidemia di polio in Albania. “In quel periodo – conclude Salmaso – erano tante le persone che andavano e venivano dall’Albania in Italia. Ma nonostante questo, da noi non successe niente, e non perché il virus non fu introdotto, ma perché la popolazione era immune, e quindi la circolazione virale fu bloccata”.