La nostra solidarietà politica ed umana va alla popolazione di Albano Laziale costretta a subire l’onta del passaggio, sia pure fuggevole, della salma del boia Priebke. Ad accoglierla una parrocchia gestita dai cosiddetti Lefebvriani dal nome del vescovo negazionista che, purtroppo per la Chiesa, fu riammesso da Papa Benedetto.
Questi signori non solo hanno aperto le porte della loro Chiesa di Albano al massacratore delle Ardeatine, ma hanno anche detto che Priebke “comunque è meglio di Luxuria..“. Tutti costoro, al pari del loro camerata, debbono solo augurarsi che Dio non esista, perché in quella sede non ci saranno attenuanti, di alcun genere.
Per ricordare Priebke l’unico modo degno ci sembra, oggi, di ridare memoria dei nomi delle persone massacrate alle Fosse Ardeatine. Per questo, abbiamo deciso, insieme al direttore di Articolo21 Stefano Corradino, di pubblicare, alle ore 17, in contemporanea con la cerimonia funebre i nomi dei 335 civili e militari italiani, fucilati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche.
Sarebbe un bel segnale se altri siti e blog facessero altrettanto.