Calvino, ha attraversato Città Invisibili e ci ha condotto in mondi lontani facendo scalo in luoghi dell’anima raccontando storie, vite e persone. Il suo impegno civile meriterebbe un discorso a parte perché Calvino è stato tante cose insieme, con eccellente esempio. E’ stato, anzitutto, l’espressione della cultura che sa vivere e che riesce a dare senso alle cose apprezzandone i dettagli. Quella cultura aperta, solare piena di domande e risposte. Con la voglia e la forza di scoprire cose nuove.
Ed ecco che ti ritrovi ad essere un lettore speciale in una notte di inverno, che soltanto lui poteva inventare, con quel gioco di parole che diventano mirabili citazioni. Frasi appropriate che abbelliscono una pagina e la rendono diversa dalle altre. Quanti Marcovaldi ci sono oggi ? Il paradosso che diventa stile e l’irrazionale che diventa reale. Calvino ha scelto la fantasia per raccontarci storie che non dimenticheremo mai, ma in quella fantasia è riposta tutta la sua arte.
L’arte del descrivere amori difficili mentre ci invita a rileggere i classici per attingere dal passato nuove energie soprattutto in tempi di smarrimento. E poi c’è il capitolo istruzione. Il principale accesso alla costituzione culturale per diventare cittadini responsabili e per difendersi dagli attacchi quotidiani dell’ignoranza.
Ricordare Calvino non è compito facile. Il pensiero di Calvino non dovrebbe essere ricordato ma trasmesso. Il suo insegnamento, dovrebbe germogliare nelle nuove generazioni, apatiche e inconcludenti, perse nell’ingaggio immaginario del televisivo vincere facile. Nuove generazioni che oggi si formano o si deformano con miti usa e getta che imbruttiscono il linguaggio e annientano la lettura. Riscoprire Italo Calvino è riscoprire la bellezza della lettura con i continui esercizi di stile cambiando ritmo e posizione. Mentre si legge si ha la sensazione di spostarsi continuamente. Di entrare in scena o di seguire le inquadrature. Calvino permette di essere registi della propria lettura. Ti consente di immaginarla diversa.
Non a caso, le ultime parole del postumo e straordinario ‘Lezioni americane’ sono: “Forse per la prima volta al mondo c’è un autore che racconta l’esaurirsi di tutte le storie. Ma per esaurite che siano, per poco che sia rimasto da raccontare, si continua a raccontare ancora“
Ecco perché leggere Calvino è un insieme di avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme.