La Guardia di Finanza di Reggio ha arrestato i 17 “negrieri” del mare che hanno accompagnato i 226 siriani salvati a 150 miglia dalle coste calabresi. Grazie alle immagini del satellite, la Procura della Repubblica è riuscita a risalire a peschereccio, battente bandiera egiziana, dal quale i profughi sono stati fatti trasbordare vicino alle acque italiane. Il peschereccio è stato agganciato dalle motovedette delle Fiamme gialle che hanno “scortato” l’imbarcazione e arrestato l’equipaggio composto anche da adolescenti. Ad attenderli nel tardo pomeriggio di ieri, al porto di Reggio Calabria, anche il procuratore aggiunto Nicola Gratteri che ha coordinato le indagini  di Lucio Musolino

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