“Il numero dei contatti è troppo alto, non lo divulgo”, scherza Red Ronnie, all’anagrafe Gabriele Ansaloni da Pieve di Cento (Bologna), dopo la nuova partenza del suo Roxy Bar sulla piattaforma Streamit.tv. Un attesa durata 12 anni e che domenica scorsa ha ritrovato in scena gli amici di sempre come Luca Carboni e Samuele Bersani, su quello stesso palco del Centergross a una decina di chilometri a nord di Bologna, dove nel 2001 la trasmissione ispirata al verso del brano di Vasco Rossi, Vita Spericolata, sembrò chiudere definitivamente. “Capiamoci, non ho mai creduto ai dati d’ascolto in tv con l’Auditel, e anche di quelli sul web mi fido poco”, racconta serio Ansaloni, “diciamo che se mi fossi fidato di questi numeri non sarei arrivato alla seconda puntata del programma nel lontano 1992 su Videomusic. Scrivevano poche migliaia poi da me arrivavano centinaia di artisti italiani e stranieri che volevano venire a presentare i loro dischi. Il Roxy andò avanti poi per 12 anni”.

E il successo sembra essere tornato nuovamente. Questa volta sul web, quando il sito della diretta streaming può essere visto in tutto il mondo: “Cito un dato di fatto: a settembre sempre sul mio canale web con Jovanotti si sono registrati 1 milione e mezzo di spettatori con una permanenza media di 34 minuti quando sulla rete la media è di tre. Mi immagino tutte quelle persone fisse sul loro iPhone per oltre mezz’ora. Un successo doveroso”.

Anni di silenzio per Red, quasi di esilio, alla corte di sindaci ed assessori che forse non l’hanno mai capito fino in fondo nella sua intramontabile ricerca di far incontrare il piacere per la musica, la cultura e l’attualità: “Ho scartato diverse offerte, anche quella di giudice per un reality musicale, perché è dal 17 aprile 2001 che lavoro per riaprire il Roxy. In fondo ci ho sempre creduto”.

Domenica 20 ottobre gli ospiti vanno già messi in fila perché rischiano di non starci dentro ai padiglioni del Centergross. Il rapper Coez, Rita Pavone, Fausto Mesolella e Raiz degli Almamegretta, Massimo Priviero, “per le prossime domenica voglio che venga Bobby Solo, me l’ha promesso, come suona il blues lui, in Italia non lo suona nessuno”.

Ospitate che potrebbero riservare sorprese, non solo nell’ambito musicale: “Renzi? Si sono renziano e mi piacerebbe ospitarlo. Verrà sicuramente Giorgio Gori e poi ospiterei volentieri anche Enrico Letta, ci seguiamo e cinguettiamo su twitter. Il Roxy è un bar di provincia, un luogo pubblico, intimo ma aperto tutti, tranne che per una persona che però non dico”.

Dieci le puntate previste che possono diventare anche di più – “ho iniziato con alcuni sponsor e altri possono arrivare in corso d’opera, il web permette anche questo e può fare la differenza” – nel buen ritiro del Centergross vicino a quella Bologna che Red Ronnie ha tanto amato fin dai tempi di Radio Alice, quando raccontava in diretta con Bonvi gli scontri tra studenti e polizia sotto le Due Torri, ma che mai gli è stata grata riamandolo a sua volta: “Credo ancora che Bologna sia il centro della cultura musicale più importante in Italia, anche se la città non ha mai creduto nel Roxy Bar. Nemo propheta in patria, un classico”.

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