“Mi sorprende come il termine ambientalista venga ancora oggi visto con un’accezione negativa; per questo sì, siamo ancora nel Medioevo. L’ambientalista è considerato qualcuno di parte che vuole salvare il mondo (naturale) a discapito del progresso e del benessere economico. Ma non dovremmo essere tutti ambientalisti? Non dovremmo cominciare a evolvere verso una società che mette al centro del suo sviluppo l’ambiente in cui vive?” così dice in un recente intervento Stefano Unterthiner, stimato fotografo naturalista.

Ho pensato a questa sua frase quando ho letto un commento al mio ultimo post in cui c’era il solito detrattore che accusava gli ambientalisti di avere immesso le nutrie negli ambienti naturali, con gravi danni per le sponde dei corsi d’acqua. Lasciamo stare l’antico e riprovevole vezzo di  scaricarsi di colpe certe accusando altri di colpe presuntivamente ancor più gravi (esempio, i cacciatori sono soliti dire “eh, ce l’avete con noi, ma cosa dire dei pesticidi che uccidono un sacco di uccelli?”), è proprio vero: un sacco di gente ha il coraggio di accusare proprio gli ambientalisti se oggi stiamo andando a ramengo. Addirittura inventandosi storie assai singolari.

Questa che gli ambientalisti avrebbero rilasciato volontariamente delle nutrie devo ammettere che non la conoscevo ancora. Ma fa il paio con chi ci accusava qualche anno fa di sganciare dagli elicotteri cassette piene di vipere nelle campagne, o chi di avere importato in Italia i lupi francesi. A quale pro noi dovremmo rilasciare nutrie, vipere o lupi, resta un mistero. Forse perché saremmo nemici dei nostri simili e quindi cercheremmo di recar loro dei danni? Boh…

Fatto sta che spesso si sente dire che se le cose non vanno bene nel mondo la colpa è nostra, oppure che siamo dei menagramo. Nel primo caso ribaltando le responsabilità, dagli imprenditori e dai politici che ci stanno ammazzando a noi che cerchiamo di salvare il salvabile; nel secondo caso tentando di dimostrare l’indimostrabile, ossia ad esempio che l’impronta umana occidentale è sostenibile per l’orbe terracqueo, e che l’innalzamento delle temperature a livello globale fa parte dei cicli naturali.

Lasciatemelo dire: tutto questo è terribilmente stupido. Volete continuare a distruggere l’orbe terracqueo senza pensare al futuro? Fate pure, non siamo certo noi con le nostre scarsissime risorse capaci di impedirvelo. Ma almeno non rivolgeteci false accuse. Noi siamo solo la vostra cattiva coscienza, e non la laverete certo lanciandoci anatemi o toccando zampe di coniglio. C’è un episodio che meglio di ogni altro dimostra cosa sono gli ambientalisti oggi e cos’è il potere che ci conduce alla rovina. È l’episodio degli attivisti di Greenpeace arrestati dai russi perché ostacolavano le loro assurde trivellazioni nel Mare Artico. Nessun commento è necessario.

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