Un modo per riappropriarsi del proprio tempo. Per riscoprire tecniche di cottura talmente antiche e dimenticate da sembrare nuovissime. Lo slow cooking è un atto d’amore verso la cucina, e il libro di Cristina Scateni, “Slow Cooking per tutti” edito da Ponte Alle Grazie, è un atto d’amore verso lo slow cooking. Che sta tornando di gran moda, per la gioia dei nostri palati, e in molti casi della nostra salute. Cucinare lentamente rende le pietanze più buone, e distende i nervi, ci ricorda che un pò di tempo per noi stessi lo possiamo sempre trovare. Il libro è una raccolta di queste tecniche, che vanno dalla marinatura alla cottura al vapore, fino alla sconosciuta pentola norvegese, al roner e alla tajine.

Il capitolo sulla cottura sotto la cenere è quello che mi è piaciuto di più. Sa proprio di casa, di buono, di relax. C’è un capitolo per ciascun metodo, che racconta non solo come ottenere il meglio dai cibi che cuciniamo preparandoli con calma, imparando ad aspettare, ma anche aneddoti e storie di infanzia che danno al libro la stessa dimensione slow e familiare delle ricette che coronano ciascuna tecnica.

Perché, serve dirlo? “Slow Cooking per tutti” è anche un ricettario pieno di spunti. 150 ricette per ogni tipo di palato, e soprattutto di situazione. Perché è facile trovare un’affumicatura perfetta in un ristorante dotato di tutti gli strumenti necessari, ma a casa mia, vorrei evitare incendi e catastrofi varie. Quindi, mi fa piacere che queste ricette siano pensate anche per persone che non aspirano a finire sulla Guida Michelin. Così, abbiamo tutti una scusa golosissima per perdere qualche minuto in più davanti ai fornelli. Magari scoprendo che cucinare ci piace, ci rilassa, molto più che scaldare al microonde un piatto pronto che sa sempre della stessa cosa.

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