Il filosofo di Bologna la sera del 24 ottobre 2006 aveva discusso con le forze dell'ordine che lo avevano fermato a pochi chilometri da casa mentre guidava lo scooter senza casco. E' stato ritenuto colpevole anche l'amico che era con lui, Bruno Briscik
L’ex assessore comunale e docente universitario Stefano Bonaga è stato condannato a cinque mesi dal giudice monocratico del tribunale di Bologna Laura Benini. La sentenza fa riferimento alla sera del 24 ottobre 2006, quando il filosofo venne fermato in motorino e senza casco dai vigili urbani in via Rizzoli, strada del centro: nell’occasione ci fu un parapiglia, a seguito del rifiuto di lasciare il mezzo per il sequestro, al termine del quale Bonaga venne buttato a terra, ammanettato e portato al comando, poi rilasciato e denunciato.
Con Bonaga (difeso dall’avv. Simone Sabattini) era imputato anche un suo amico jazzista, Bruno Briscik, condannato a quattro mesi e dieci giorni. Briscik era presente durante lo scontro e riprese la scena con un telefonino. Il musicista riferì che uno dei vigili aveva estratto una pistola puntandogliela all’altezza della testa. La condanna si riferisce ai reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre Bonaga è stato assolto dall’accusa di minacce. E’ stata anche disposta una provvisionale a favore dei due vigili.