Il 16 ottobre ad ora di pranzo in via Cicerone a Roma le auto di scorta del ministro dell’Interno Angelino Alfano (Pdl) sono parcheggiate in doppia fila in una zona dove: c’è un divieto di fermata e dove le altre vetture sono tutte multate. Le automobili sostano, da quando arriviamo noi con le nostre telecamere, una ventina di minuti prima di accendere i motori. Un agente della scorta si avvicina per chiederci conto delle riprese televisive e della nostra presenza, proprio quando Alfano scende dal palazzo, si infila velocemente in una delle auto-blu e si allontana. Un palazzo, quello dove si è recato il vicepremier, dove ha sede lo studio Previti associazione professionale, studio legale fondato dal pregiudicato ed ex ministro della Difesa, Cesare Previti. Potrebbe essere solo una coincidenza, di certo non c’era alcun incontro istituzionale e le automobili di scorta sostavano in doppia fila con i mezzi pubblici costretti a clamorose gimcane nel traffico di Nello Trocchia
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