E' stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo il giovane milanese di 28 anni che ha travolto e ucciso con la sua auto, in viale Famagosta, una donna egiziana di 29 anni al settimo mese di gravidanza e l’altro suo bambino di 4 anni. Accertamenti sulla velocità, negativi i test su uso alcol e droga
E’ stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo il giovane milanese di 28 anni che ieri ha travolto e ucciso con la sua auto, in viale Famagosta a Milano, una donna egiziana di 29 anni al settimo mese di gravidanza e l’altro suo bambino di 4 anni. Le indagini, condotte dagli agenti della Polizia Locale, sono coordinate dal pm di turno Marcello Musso. Gli accertamenti puntano ad accertare a quale velocità andasse l’auto del giovane, che è stato sottoposto all’alcoltest: esame che avrebbe dato esito negativo, come quello sull’uso di stupefacenti. Gli investigatori stanno cercando anche di stabilire se il conducente, che si è fermato perché aveva capito di aver urtato qualcosa senza rendersi conto di cosa, poteva evitare l’impatto con la donna che aveva deciso di attraversare una strada pericolosa, a scorrimento veloce, probabilmente per raggiungere la vicina stazione della Metropolitana, senza però utilizzare il sottopassaggio.
La donna dopo l’investimento era apparsa subito in condizioni gravissime ed era stata portata all’ospedale San Paolo, dove le è stato praticato un parto cesareo d’urgenza nella speranza di salvare lei e il nascituro. Nulla da fare: sono morti entrambi. La tragedia, però era destinata a rivelarsi ancora più straziante, dopo che in ospedale è arrivato suo marito, disperato, che ha chiesto dell’altro figlio, di quattro anni, che la moglie aveva con sé. Gli operatori del 118 e gli agenti della Polizia municipale hanno quindi avvertito i colleghi che si sono messi alla ricerca del piccolo: era stato sbalzato dall’urto ai margini della strada e i primi soccorritori non l’avevano visto. L’hanno trovato sotto un guard-rail, in condizioni disperate. Anche per lui la folle corsa in ospedale, perché era in arresto cardiaco e sono stati fatti vari tentativi per rianimarlo. E’ morto poco dopo l’arrivo in ospedale.