Lunedì scorso ottanta morti della strage di Lampedusa hanno trovato sepoltura al cimitero di Agrigento. L’immagine è straziante: cappelle ancora incomplete e solo un numero a distinguere i defunti senza nome, nei casi più fortunati accompagnato da una foto. Lunedì i funerali di Stato in mezzo alle contestazioni. Obiettivo dei fischi il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge e la delegazione arrivata da Asmara, presi di mira da alcuni cittadini eritrei perché considerati vicini alla dittatura del paese africano. Non va meglio al governatore siciliano Rosario Crocetta e soprattutto al capo del Viminale Angelino Alfano: numerose le urla contro di lui e tanti gli slogan contro la legge Bossi-Fini  di Saul Caia

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Agrigento, la farsa dei funerali alle vittime di Lampedusa. Senza morti né vivi

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