“A Bruxelles non accetteremo compromessi al ribasso“. In vista del Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre 2013, il presidente del consiglio Enrico Letta illustra i quattro “impegni precisi” che l’Italia chiede all’Unione europea per fronteggiare le ondate migratorie che arrivano sulle coste italiane. “Il dramma di Lampedusa è una questione europea; misure immediate per mettere in atto il programma di sorveglianza Eurosur e rafforzare Frontex; un piano d’azione per la gestione dell’emergenza migratoria; dialogo con i Paesi del Mediterraneo”, ha spiegato Letta durante l’informativa alla Camera. Il piano che Letta dovrà presentare al vertice dell’Ue è stato accolto bene da Bruxelles. Lo ha detto il portavoce del commissario Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstroem. “Fin dall’inizio – ha spiegato il portavoce – abbiamo indicato agli Stati che occorre rafforzare Frontex, rendere operativo Eurosur entro il 2 dicembre e dialogare con i Paesi di origine e di transito, oltre al fondamentale aspetto della ridistribuzione dei migranti“.

Negli stessi minuti in cui Letta illustrava il piano che intende portare al Consiglio europeo, il vicepremier Angelino Alfano – reduce dalla contestazione ad Agrigento durante i funerali delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso – intervistato da Radio anch’io, segnalava la differenza di vedute all’interno dell’esecutivo, già più volte evidenziata con le posizioni registrate sulla possibile modifica della legge Bossi-Fini in merito al reato di clandestinità: ”L’accoglienza degli immigrati è un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti anche perché in un momento di crisi dobbiamo preoccuparci di dare un futuro dignitoso agli italiani. Prima del futuro degli altri – ha aggiunto il ministro dell’Interno dobbiamo occuparci del futuro degli italiani”. Una dichiarazione che ricalca quella espressa anche da Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, all’indomani dell’approvazione dell’emendamento, proposto dai senatori pentastellati Cioffi e Buccarella, per eliminare il reato di immigrazione clandestina.

“Le politiche comuni di asilo e migratorie sono adeguate? – si è chiesto Letta a Montecitorio davanti a un centinaio di deputati – Credo di no. Come migliorarle è l’imperativo centrale e urgente e farà parte del semestre italiano e prima di quello greco”. Il premier infatti si augura che dopo la strage di Lampedusa “seguano atti immediati, l’impegno italiano sarà tutto in questo senso”. Anche perché, “nessuno si illuda che queste tragedie siano episodi occasionali, destinate a risolversi” con l’arrivo dell’inverno, perché non è così”.

E infatti nella notte sono sbarcati a Siracusa i 250 migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia, arrivati a bordo di uno dei due barconi avvistati. I migranti, di origine siriana e tra i quali ci sarebbe anche qualche egiziano, si trovavano su un peschereccio di 18 metri, che imbarcava acqua. Tra gli immigrati ci sono molti bambini e anche una donna sulla carrozzella. Il barcone è stato scortato dalla corvetta Urania e dalle motovedette della Capitaneria di porto verso le coste siciliane. Un altro soccorso è avvenuto sempre stanotte. Novantatre migranti si trovavano sopra una specie di rimorchiatore: tra loro 39 donne e 21 minori. Sono stati soccorsi e trasferiti a Porto Palo.

Intanto il Consiglio europeo per gli Affari generali ha approvato l’adozione di Eurosur, il programma per il controllo delle frontiere esterne dell’area Schengen. Lo ‘European border surveillance system’ è stato adottato senza discussione dai ministri dei 28. Il nuovo programma permetterà agli Stati membri che effettuano operazioni di sorveglianza delle frontiere di condividere informazioni e cooperare con l’agenzia Frontex per ridurre il numero di migranti irregolari e i traffici illegali. Eurosur entrerà in vigore dal prossimo 2 dicembre per i Paesi del Sud e dell’Est Europa e dal 1 dicembre 2014 per tutti gli altri Stati membri.

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